Uno smottamento di terra e pietre ha provocato la chiusura del collegamento internazionale tra Italia e Svizzera da questa mattina all'alba. GUARDA LE FOTO. Un operaio: "Ho l'ordine di non fare passare nessuno, nemmeno a piedi"
CANNOBIO - Questa volta la situazione è meno grave rispetto al luglio del 2009, quando la strada tra Cannobio e Brissago rimase chiusa per diversi giorni. Probabilmente la riapertura al traffico del collegamento internazionale avverrà domani. "Sicuramente oggi di qui non passa nessuno - dice un'operaio che ha piazzato di traverso sulla strada una scavatrice -. Io ho l'ordine di non fare passare nessuno. Nemmeno a piedi".
Tecnici e operai sono al lavoro per rimuovere la grossa frana caduta questa mattina all'alba, verso le 5, poco dopo l'abitato di Cannobio, sul tratto di strada che porta al confine di Brissago, qualche centinaio di metri prima del bivio per la frazione di Sant'Anna. I molti frontalieri che percorrono quotidianamente quel tratto per recarsi al lavoro nel Locarnese e nel Bellinzonese hanno dovuto tornarsene a casa. E a Brissago c'è anche chi è stato costretto a chiudere il negozio per l'assenza del personale (vedi foto). Ciò detto, Brissago senza il traffico di transito è diventato un paesino tranquillo.
La frana è scesa fortunatamente in un momento in cui non passavano auto, per cui non ci sono stati feriti. La massa di terra e di pietre divelto la barriera di protezione sul lato della carreggiata verso il lago ma non pare aver seriamente danneggiato il fondo stradale. Il punto è sempre lo stesso di qualche anno fa. Questa rete di collegamento conferma dunque tutta la sua fragilità.
È pure nuovamente interrotta la circolazione sulla linea ferroviaria Bellinzona-Luino-Malpensa a causa di materiale caduto sulla tratta italiana. Anche in questo caso la causa sono le intense precipitazioni delle ultime ore. È stato attivato un servizio di bus sostitutivi tra Luino e Magadino. La durata dell'interruzione non è nota, ha indicato la portavoce delle FFS Roberta Trevisan.