Truffa del falso nipote: arrestato un 16enne polacco
Il ragazzo, residente all'estero, è stato fermato a Sessa. Le autorità diramano un vademecum su come viene messa in atto la truffa e su quali comportamenti tenere
LUGANO - La Magistratura dei Minorenni e la Polizia cantonale comunicano che ieri a Sessa, è stato arrestato un 16enne cittadino polacco residente all'estero. Il giovane, fermato dagli agenti della Polizia cantonale, potrebbe essere coinvolto in altri episodi di truffe del "falso nipote" a danno di anziani avvenute in Ticino. Si sottolinea come l'arresto del 16enne è stato possibile grazie alla preziosa collaborazione di una cittadina, che accortosi della possibile la truffa ha avvisato immediatamente la polizia e ha permesso così di arrestare il giovane. L'inchiesta è coordinata dalla Magistratura dei Minorenni.Con l'obiettivo di mantenere alta la guardia in particolare in questo periodo dell'anno, dove si registra generalmente un incremento di tentativi di questo genere di truffe, le autorità indicano come si sviluppa e quale comportamento adottare in questi casi.La vittima viene contattata telefonicamente da una persona che, dopo averle carpito abilmente informazioni riguardanti la sua sfera privata, si fa passare per un nipote od un parente lontano che vive altrove e non vede da diverso tempo. Una volta stabilito questo legame palesano l'impellente bisogno di denaro per concludere un affare che altrimenti sfumerebbe. Mettendo una grossa pressione legata allo scarso tempo a loro disposizione (poche ore per concludere la trattativa) cercano di spingere la vittima ad effettuare immediatamente un prelevamento che è sempre di una certa entità (diverse migliaia di franchi) o a farsi consegnare gioielli, ori e preziosi. Per evitare sgradite sorprese, la Polizia cantonale invita a diffidare, a non farsi mettere fretta nel prendere decisioni, a valutare attentamente la situazione e nel limite del possibile effettuare di persona telefonate di verifica. Non bisogna farsi scrupoli a palesare dubbi sulla situazione con l'interlocutore e non si deve accettare che siano terze persone a ritirare il denaro. Si invitano pure familiari, parenti e curatori ad informare verbalmente e dettagliatamente gli anziani su questo tipo di truffe e sui consigli per poterle riconoscere ed evitare. Inoltre, è importante avvisare tempestivamente la Polizia cantonale allo 0848/25.55.55.Si invitano infine eventuali vittime di fatti avvenuti negli scorsi giorni, che non hanno ancora sporto denuncia, a pure contattare immediatamente la Polizia cantonale.