Il processo alla Pretura penale riguardava un fatto accaduto due anni fa. Tutto partì da una discussione nata in seguito a una multa per divieto di sosta, che poi degenerò. Il legale ricorrerà
BELLINZONA - Il processo si è svolto ieri alla Pretura penale e la sentenza è stata comunicata questa mattina dal giudice Marco Kraushaar. I due agenti della Polizia comunale di Locarno che avevano ricorso contro un decreto d’accusa firmato dal procuratore generale John Noseda, sono stati condannati per abuso di autorità.
Uno a 40 aliquote sospese da 150 franchi, l’altro a 41 aliquote, pure sospese, da 130 franchi. Per quest'ultimo sono state confermate dal giudice anche le vie di fatto, per aver utilizzato, durante l'intervento, lo spray al pepe.
Il processo si riferiva a un fatto (di cui liberatv riferì l’anno scorso) avvenuto la mattina del 13 febbraio 2013. I due agenti stavano multando per divieto di sosta uno svizzero di origine macedone che abita in quel quartiere. Nacque una discussione molto accesa, e il macedone tentò anche si colpire con un pugno uno dei due agenti.
Poi il macedone iniziò a filmare la scena con il suo cellulare e intervenne un 65enne locarnese, suo coinquilino. La polizia chiese i documenti a quest’ultimo ma lui si rifiutò di fornirli. Intanto il macedone continua a filmare, nonostante il poliziotto gli avesse ordinato di smettere. Ma in aula Noseda ha spiegato che la legge non impedisce di filmare su suolo pubblico.
A quel punto i due denuncianti andarono verso casa ed entrarono nell'atrio. Gli agenti li seguirono e impedirono loro di chiudere la porta. Il macedone cercò di sferrare un secondo pugno senza però colpire il poliziotto, che estrasse lo spray al pepe e lo immobilizzò. Mentre il macedone veniva ammanettato, arrivò sul posto una seconda pattuglia e i due furono condotti alla centrale della Comunale, dove intervenne anche il comandante Silvano Stern, e successivamente in gendarmeria.
Secondo Noseda gli agenti hanno commesso un grave errore di valutazione perdendo il controllo della situazione: un poliziotto che interviene per una multa non può infatti procedere a fermi o arresti. Anche se i due agenti si fossero sentiti minacciati, ha aggiunto il procuratore generale, avrebbero dovuto attendere e chiedere l'intervento di altri colleghi, ma non entrare in casa altrui. Insomma, un intervento sproporzionato, secondo Noseda, che ieri ha chiesto una pena sospesa di tre mesi.
Il giudice Kraushaar ha confermato che i due agenti, nonostante siano stati provocati, avrebbero dovuto evitare che quell’episodio degenerasse.
Il legale degli agenti, Andrea Bersani, ha annunciato il ricorso in appello contro la condanna.