Nora Illi, la donna multata a Locarno per aver sfidato la legge anti-burqa: "Tornerò in Ticino quest'estate. E non pagherò la multa. I ticinesi sono accoglienti, ma questa volta hanno sbagliato"
"Non mi si dica che è una questione di sicurezza: alla dogana, ai controlli di polizia, in banca io ho sempre mostrato il mio volto”
LOCARNO – “Non pagherò quella multa, a costo di ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo. E quest’estate tornerò in Ticino per vacanza”.
Nora Illi, la 32enne bernese convertita all'Islam che venerdì si è presentata provocatoriamente a Locarno in niquab, accompagnata da Rachid Nekkaz, ed è stata multata per aver "dissimulato il volto", violando la legge entrata in vigore proprio quel giorno, ha rilasciato un’intervista al portale ticinonline.
“Amo il Ticino, lo conosco da quando ero piccola. La mia famiglia ha una casa sul Lago Maggiore – ha detto a tio -. Siamo sempre venuti qui in vacanza, con mio marito e i bambini: lo faremo anche questa estate”.
La donna afferma di non intendere limitare i suoi movimenti per una legge che ritiene inumana. E sostiene che il popolo ticinese è da sempre accogliente, ma “questa volta ha fatto uno sbaglio. Ai ticinesi vorrei ricordare l'importanza della tolleranza. E non mi si dica che è una questione di sicurezza: alla dogana, ai controlli di polizia, in banca io ho sempre mostrato il mio volto”.