Oliviero Toscani shock sul suicidio di Tiziana Cantone, la donna che si è uccisa per il video hard finito su siti porno: "È vero: i cretini sono in ordine alfabetico su Facebook. Ma non puoi fare qualcosa del genere e poi stupirti, e ammazzarti. È colpa s
Il fotografo a Radio 24: "Quella ragazza sapeva quello che faceva. Se fai un video e lo dai a un amico fai una cosa pubblica. Ha fatto sesso e poi l'ha mandato in giro..."
ROMA - Sul tragica caso di Tiziana Cantone, la 31enne che si è suicidata dopo la diffusione di un video hard che la vedeva protagonista, si registra una voce fuori dal coro, quella del fotografo Oliviero Toscani.
Ai microfoni de La Zanzara, il programma radiofonico cult di Radio 24, Toscani l'ha definita "un po' fessa", dandole la colpa di quello che è accaduto. La giovane donna si è tolta la vita a causa di qualcosa che era iniziata per gioco. Era un gioco fare sesso cambiando partner, era un gioco lasciarsi riprendere, era un gioco inviare poi i video ad altri uomini.
Ma quando il video, che avrebbe dovuto rimanere circoscritto alla cerchia di persone che l’avevano ricevuto (quattro sono attualmente gli indagati) è finito su un sito porno Tiziana è entrata un una spirale di depressione e di disperazione, fino a decidere di farla finita.
Toscani, noto per le sue campagne pubblicitarie provocatorie, ha detto che "i cretini sono in ordine alfabetico su Facebook, ma quella ragazza sapeva quello che faceva. Viviamo di comunicazione. Non puoi fare qualcosa del genere e poi stupirti, e ammazzarti. Le parodie le devi saper accettare. Devi sapere che può accadere, non puoi deprimerti. Altrimenti sei un fesso. Se fai un video e lo dai a un amico fai una cosa pubblica. Ha fatto sesso e poi l'ha mandato in giro. Le andava bene che qualcuno vedesse. Se hai fatto un video è già una cosa pubblica, non rimane solo in tuo possesso".
E, durissimo, ha concluso: "È colpa sua, solamente sua. Fai un video e lo mandi in giro. Lo fai per farlo vedere. L'ha mandato agli amici, ma quando va in giro va in giro. Diventa pubblico. Certo, aveva degli amici del cazzo".