La collaborazione tra l'Hockey Club Lugano e l'indagato si era comunque interrotta "per motivi che nulla hanno a che fare con i fatti dell'attuale procedimento penale. La società bianconera si è messa a disposizione delle autorità inquirenti. Nel contempo ha subito convocato le famiglie dei ragazzi minorenni che giocano tuttora nell'HCL che nel corso degli anni hanno avuto la persona indagata come aiuto allenatore per una riunione informativa alla presenza di una rappresentanza della Polizia Cantonale e della direttrice dell'ASPI (Fondazione della Svizzera Italiana per l'Aiuto, il Sostegno e la Protezione dell'Infanzia), Dr. Med. Myriam Caranzano-Maître.