CRONACA
Già in aprile il procuratore Nicola Corti incontrò il ministro Norman Gobbi per 'sondare' ipotesi su una sua partenza dal Ministero pubblico. Che cosa si dissero? Corti chiese un posto alternativo al Dipartimento o una buona uscita? E il caso si tinge sem
Era il 26 aprile dell’anno scorso quando il procuratore pubblico Nicola Corti chiese un incontro al direttore del Dipartimento istituzioni, Norman Gobbi...
Foto: TiPress/Tatiana Scolari
POLITICA E POTERE

La verità, nient'altro che la verità, sul caso di Nicola Corti. Bisogna dissipare tutte le ombre sulle dimissioni del procuratore pubblico e sul suo j'accuse contro i vertici del Ministero Pubblico

17 GENNAIO 2017
POLITICA E POTERE

La verità, nient'altro che la verità, sul caso di Nicola Corti. Bisogna dissipare tutte le ombre sulle dimissioni del procuratore pubblico e sul suo j'accuse contro i vertici del Ministero Pubblico

17 GENNAIO 2017
LUGANO – Era il 26 aprile dell’anno scorso quando il procuratore pubblico Nicola Corti chiese un incontro al direttore del Dipartimento istituzioni, Norman Gobbi. La RSI ne ha riferito questa sera al Quotidiano. Ma sul contenuto di quell’incontro c’è un piccolo giallo: Corti avrebbe sondato con il ministro sia l’ipotesi di una buonuscita se avesse lasciato la magistratura, sia la possibilità di un altro impiego al Dipartimento.

Interpellato dalla RSI Corti ha però dichiarato: “Domandai di vedere Gobbi, sì, ma per sapere se era a conoscenza di problemi tra me e una frangia della polizia. Gobbi mi rispose di no. È chiaro però che se invece avesse ritenuto istituzionalmente preferibile una mia partenza, solo un indennizzo avrebbe evitato ulteriori maldicenze”.

Il procuratore nega invece la trattativa su un impiego alternativo: “Fu anzi Gobbi a domandarmi, a mo’ di battuta, se non mi sarebbe interessato il posto di giudice dei provvedimenti coercitivi, lasciato libero da Edy Meli”.

Sarà stata una battuta davvero, perché proprio quella mattina il ministro aveva annunciato, nell’ambito delle misure di risparmio cantonali, la rinuncia a sostituire Meli.

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