C'è puzza di smog... Ragazzi siamo messi malissimo e nessuna regione si salva, da Locarno a Chiasso. Il Dipartimento preannuncia imminenti misure "più incisive contro il peggioramento acuto dell'inquinamento atmosferico". Intanto raccomanda: usate l'auto
La qualità dell’aria negli scorsi giorni è stata influenzata da condizioni meteorologiche sfavorevoli che hanno determinato un peggioramento acuto dell’inquinamento atmosferico. In tutte le stazioni di rilevamento, a parte quella di Airolo, sono stati superati i limiti di legge
Foto: TiPress/Francesca Agosta
BELLINZONA - La qualità dell’aria negli scorsi giorni è stata influenzata da condizioni meteorologiche sfavorevoli che hanno determinato un peggioramento acuto dell’inquinamento atmosferico. Lo fa sapere il Dipartimento del territorio, preannunciando imminenti misure anti smog. Il comunicato odierno si limita a una serie di raccomandazioni.
“La situazione critica è riscontrabile pressoché in tutto il Ticino, in particolare nella piana del Vedeggio e nel Mendrisiotto – si legge nella nota -. Ancora ieri la stazione di misurazione di Bioggio indicava 105 µg/m3. Considerato che il limite fissato dall’Ordinanza federale contro l’inquinamento atmosferico è di 50 µg/m3, a parte Airolo, tutte le altre stazioni da Biasca a Chiasso, compreso nel Locarnese, lo hanno superato.
Il Dipartimento del territorio tiene costantemente monitorata la situazione e in base all’evoluzione è verosimile che ad inizio settimana verranno presi provvedimenti più incisivi previsti dal Decreto esecutivo concernente le misure d’urgenza in caso d’inquinamento atmosferico acuto.
Il DT raccomanda pertanto alla popolazione alcune misure atte a diminuire le emissioni di PM10:
In alternativa al veicolo privato è possibile scegliere il trasporto pubblico. L’auto è talvolta sostituibile con gli spostamenti a piedi o in bicicletta. Se è necessario utilizzare il mezzo privato, si può scegliere di condividere i viaggi con chi ha la medesima destinazione; infine, uno stile di guida moderato aiuta a ridurre le particelle prodotte dall’abrasione dei freni o dalla risospensione delle polveri in strada.
Riducendo le temperature in casa (circa 18°C nelle stanze da letto e tra 19°C e 21°C negli altri locali) è possibile dare un ulteriore contributo alla diminuzione delle emissioni di PM10.
In particolare ci riferiamo a quelle situazioni in cui gli impianti di riscaldamento sono alimentati con combustibili fossili.
Per quanto riguarda gli impianti a legna, di fondamentale importanza è l’utilizzo di legna secca stagionata, così come una gestione corretta del focolare, utilizzando il metodo dell’accensione dall’alto (maggiori informazioni e video all’indirizzo web www.ti.ch/aria).
In questo periodo con elevate concentrazioni di PM10, i proprietari di impianti a legna possono dare il loro contributo a favore di una migliore qualità dell’aria limitando l’uso di combustibile solido (legna, pellet, ecc.) negli impianti di riscaldamento secondari, come ad esempio i caminetti o le stufe da salotto.
Informazioni sullo stato dell’aria sono reperibili attraverso i seguenti canali:
- l’applicazione per Smartphone “airCHeck”, disponibile gratuitamente nelle versioni per IPhone e Android, permette la consultazione in tempo reale dei principali inquinanti atmosferici in ogni punto del territorio svizzero.
A livello ticinese è attiva una pagina speciale www.ti.ch/aria, dalla quale si possono ottenere informazioni utili, compresa una serie di documenti da scaricare e di link che approfondiscono il tema.
La pagina www.ti.ch/oasi permette invece di accedere direttamente ai dati sulla qualità dell'aria. A livello svizzero la pagina dedicata allo smog invernale è: www.polveri-sottili.ch.