Parla un dipendente della Argo 1: "Mai nessuno ha maltrattato gli asilanti. Erano quasi nostri amici...". Ora, dopo l'arresto del titolare, l'agenzia è allo sbaraglio: "Ci siamo trovati senza lavoro da un giorno all'altro. Ci sentiamo abbandonati..."
Secondo l’agente di sicurezza, nemmeno il responsabile della Argo ha mai causato lamentele: "A Natale ha regalato a tutti i ragazzi dei biscotti con succhi di frutta e Coca Cola"
BELLINZONA - Il titolare della Argo 1 è stato arrestato martedì e nei suoi confronti pendono diverse accuse: violazione della legge sulle attività private di investigazione e sorveglianza, l'usura, sequestro di persona e atti di violenza nei confronti di almeno un richiedente l'asilo ospitato presso il centro di Camorino. Il portale ticinolibero.ch ha intervistato anonimamente un dipendente della Argo. Ecco cosa ha raccontato.
"Mai nessuno ha maltrattato i ragazzi del centro, erano quasi nostri amici, venivano trattati nel migliore dei modi! Piuttosto davamo loro una sigaretta se volevano fumare e non avevano soldi".
Secondo l’agente di sicurezza, nemmeno il responsabile della Argo ha mai causato lamentele. "A Natale ha regalato a tutti i ragazzi dei biscotti con succhi di frutta e Coca Cola, non penso che una persona che sia così cattiva faccia certi gesti".
E sulle presunte violazioni contrattuali dice (si parla anche di salari pagati parzialmente in nero): “Per quanto mi riguarda, ho sempre ricevuto quanto concordato da contratto, non ho mai avuto nessun tipo di problema. I pagamenti sono stati regolari, non ci sono mai stati mesi di ritardo, assolutamente".
Ora i dipendenti della Argo 1 sono preoccupati per il loro futuro: "Ci siamo ritrovati da un giorno con l'altro senza avere più lavoro. Al centro di Camorino abbiamo lavorato sino al mattino, poi al pomeriggio siamo stati sbattuti fuori! La situazione è ricaduta su noi agenti! Non sappiamo più cosa fare".
La Argo 1 non ha più nulla, nessun evento per cui lavorare, conclude l’agente di sicurezza. "Non sappiamo a chi rivolgerci. Abbiamo chiamato i sindacati e le assicurazioni, tutti ci rispondono che non si può fare nulla. Ci sentiamo abbandonati da tutto e da tutti. Un messaggio che voglio lanciare? Noi non abbiamo fatto nulla, non siamo stati cattivi nei confronti dei richiedenti l'asilo. E abbiamo bisogno di un lavoro, per portare avanti le nostre famiglie".