Quella brace che cova sotto la cenere... Il Municipio di Locarno vuol vederci chiaro sulla situazione emersa nei pompieri prima che scoppi un 'gabolone' alla San Carlo. Ad accendere i riflettori sono state le dimissioni del primo tenente Daniele Garbin in
Questo episodio ha fatto emergere alcuni problemi nella gestione del corpo e il Municipio di Locarno vuole vederci chiaro e chiedere spiegazioni al comandante, Alain Zamboni, che tra l’altro è anche dipendente comunale, e sulla cui professionalità nessuno sembra comunque aver nulla da dire
LOCARNO – Nel corpo pompieri di Locarno c’è tensione. Brace che cova sotto la cenere, per usare una metafora in tema. L’addetto stampa, il primo tenente Daniele Garbin, dopo trent’anni di servizio, se n’è andato sbattendo la porta. “La mia posizione si è deteriorata ed è culminata in insinuazioni più o meno velate dall’interno nei confronti della mia correttezza”, ha dichiarato un paio di settimane fa al portale tio.ch.
Lo ‘strappo’ con i superiori è legato, secondo Garbin, alla gestione degli aiuti all’Abruzzo. L’addetto stampa sostiene di essere stato accusato di aver fornito notizie false, o affrettate, alla stampa.
In particolare sulla partecipazione di alcuni pompieri locarnesi alle operazioni di soccorso a supporto a quelli di Bellinzona partiti con una spedizione di una ventina di uomini per le regioni colpite dal terremoto e dalla neve.
Garbin non ha puntato il dito contro nessuno, pubblicamente… Ma negli scritti che ha inviato al Municipio per motivare le sue dimissioni ha ben chiarito che c'è ormai incompatibilità tra lui e i suoi superiori, in particolare il comandante.
Questo episodio ha inoltre fatto emergere alcuni problemi nella gestione del corpo e il Municipio di Locarno vuole vederci chiaro e chiedere spiegazioni al comandante, Alain Zamboni, che tra l’altro è anche dipendente comunale, e sulla cui professionalità nessuno sembra comunque aver nulla da dire.
Alla luce del ‘gabolone’ venuto alla luce nei mesi scorsi nella gestione della casa per anziani San Carlo, l’Esecutivo intende affrontare in modo tempestivo il problema per evitare che un settore delicato, come quello dei pompieri, sfugga di mano.
Pompieri che nel frattempo, negli ultimi giorni, sono stati duramente impegnati sul fronte degli incendi.
L’obiettivo del Municipio è gettare acqua sul fuoco prima che la brace raggiunga qualche tanica di benzina… E non è escluso che per evitare le fiamme si ricorra anche in questo caso allo strumento dell'audit già usato per il 'caso San Carlo'.