A causa dell’amputazione massiccia, per lo meno a corto termine, dell’offerta di spazi pubblicitari, anche gli inserzionisti e le agenzie pubblicitarie sarebbero fortemente penalizzati, conclude la nota stampa. “KS/CS ricorda che la perdita prevista del 10% in questo settore porterebbe alla soppressione di almeno 2’200 posti di lavoro e a perdite fiscali di 15,5 milioni di franchi all’anno. Una tale perdita avrebbe inoltre delle ripercussioni su molteplici altri settori dell’economia che dipendono dalla pubblicità. Per le ragioni precitate, l’associazione mantello della comunicazione commerciale rigetta l’iniziativa No Billag”.