Forse occorrerebbe creare una sorta di “pool antimafia” strutturato, con la partecipazione di poliziotti e di magistrati cantonali e federali, che indaghi su tutta quella magmatica e stra-milionaria girandola di interessi e di affari apparentemente leciti che potrebbe avere legami con il crimine organizzato (locali pubblici, negozi, società e attività commerciali, bordelli e prostituzione, imprese edili e compravendite immobiliari), oltre, ovviamente, al traffico e allo spaccio di droga