Il suo presidente, Marco Giglio. Insiste: “Ciascuno può manifestare, e penso al Gay Pride, ma deve permettere anche a chi non è d’accordo di esprimersi, di avere i diritti costituzionali, che noi ci vediamo rifiutati da una città addirittura episcopale, il che è ancora più assurdo. Il Municipio parla di parità, nella sua risposta, ma parità verso chi? Non abbiamo detto che vogliamo fare il rosario il giorno stesso del corteo, perché non è stato possibile darci il permesso? Perché non siamo stati contattati direttamente? Ci hanno rifiutato i diritti fondamentali, che da cittadino svizzero accordo a tutti gli svizzeri. C’è una cristianofobia, i cristiani danno fastidio. Ma un conto è dare fastidio e poter manifestare, ora ci impediscono di manifestare…”.