CRONACA
Strage sventata alla Commercio di Bellinzona: la comunità ticinese è sotto shock. Servono prudenza e informazioni precise. E stiamo vicini alla scuola
Pensare che un giovane studente di 19 anni stesse architettando una strage nella sua scuola, avendo come bersagli compagni e docenti, è un atto che si pone completamente al di fuori della nostra cultura. Della nostra cultura svizzera ed europea. Per questo siamo increduli e smarriti
© Ti-Press / Carlo Reguzzi
La verità è che se na sa ancora troppo poco per esprimere giudizi ed aprire dibattiti di società. La prudenza è la migliore consigliera in questi casi. Dobbiamo prima capire molte cose prima di avventurarci in ragionamenti che rischiano soltanto di essere approssimativi e velleitari.

 

L’enormità della notizia diffusa ieri dal Ministero Pubblico, deve innanzitutto essere contestualizzata e digerita. Lo shock che ha investito l’intera comunità ticinese è stato prepotente. Pensare che un giovane studente di 19 anni stesse architettando una strage nella sua scuola, avendo come bersagli compagni e docenti, è un atto che si pone completamente al di fuori della nostra cultura. Della nostra cultura svizzera ed europea.

 

Vicende simili, forse sovrapponibili, siamo abituati ad osservarle con molta distanza, quando ci arriva la notizia da campus al di là dell’Atlantico. E proviamo una sensazione di estraneità rispetto a quelle vicende. “Pazzi questi americani: da noi non potrebbe mai succedere”, è il primo riflesso scontato del nostro pensiero.

 

Il fatto che, al momento, non si abbiano in indizi di una matrice politica o religiosa come movente del progetto criminale, non fa altro che renderci ancora più increduli e smarriti. Per paradosso sarebbe stato più comprensibile, meno spiazzante, se la follia di questa azione avesse avuto un aggancio in uno schema classico di fanatismo.

 

Invece qui abbiamo solo uno studente modello, che intratteneva ottimi rapporti con compagni e docenti e non aveva contenziosi aperti con il suo istituto. Un ragazzo normale, con normali problemi. Una scheggia improvvisamente impazzita. O forse no.

 

Dovranno essere molto brave le autorità a gestire questa situazione. In primis nell’accompagnare la comunità più direttamente toccata dalla vicenda: la Commercio di Bellinzona, con i suoi allievi, le loro famiglie e gli insegnanti. Stiamogli rispettosamente vicini.

 

In seconda battuta, nel rispetto dell’inchiesta, bisognerà fornire informazioni puntuali all’opinione pubblica. Anche il resto del Cantone va rassicurato, spiegando ciò che è accaduto, se è necessario prendere qualche contromisura o se, viceversa, siamo di fronte al più classico, e terrificante, dei casi isolati.

 

In tutto questo non può mancare un plauso ai docenti e agli allievi della scuola che hanno dimostrato dimostrato di avere antenne sensibili e alle forze dell’ordine per aver sventato un attentato e che sarebbe entrato nella storia della cronaca nera ticinese.


AELLE

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
In Vetrina

EVENTI & SPETTACOLI

La magia dell’inverno sul Monte Generoso: sconti e novità per tutti

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Tutto pronto per l'inizio di Vini in Villa a Lugano

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Flavio Sala: “L’Ultima Sciances”. Perché la vita affettiva non va in pensione

21 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Autodifesa ed empowerment: un corso di Krav Maga dedicato alle donne

19 NOVEMBRE 2024
LETTURE

“Ticinesi a Parigi”: Una Ville Lumière nostrana

14 NOVEMBRE 2024
VETRINA

Ecco i vincitori del "Premio BancaStato per la Sostenibilità Aziendale"

12 NOVEMBRE 2024
LiberaTV+

ANALISI

Il Governo stanco e i pensieri elettorali

18 NOVEMBRE 2024
LISCIO E MACCHIATO

SSR, Susanne Wille vuol tagliare mille posti. Pedrazzini: "Piano scioccante"

21 NOVEMBRE 2024
ENIGMA

La "democrazia" dei nuovi oligarchi. Dove vogliono portarci Musk e soci?

17 NOVEMBRE 2024