Il malumore degli esercenti nasce soprattutto da "un calo della cifra d’affari degli esercizi del 50% con punte anche fino all’80%"
LOCARNO – "Lavoriamo poco, durante il giorno non facciamo niente. Siamo barricati dentro ai nostri locali". Gli esercenti di Locarno – riferisce La Regione – alzano il volume e presentano un documento ufficiale, che porta la firma di di 30 esercizi, in reazione agli effetti collaterali del Moon & Stars.
Gli esercenti locarnesi, nel documento, paragonano l'evento estivo in Piazza Grande a “un open air che di norma si fa in aree aperte e l’organizzazione ha tutto in mano. Qui parliamo di una città e dei suoi vari attori che vi risiedono tutto l’anno”.
Il malumore degli esercenti nasce soprattutto da "un calo della cifra d’affari degli esercizi al di fuori dell’area interessata dall'evento nei primi giorni del 50% con punte anche fino all’80%”.
Nel “mirino” dei 30 firmatari c’è Largo Zorzi o ‘Piazza Piccola’, l'estensione street food di Moon & Stars. Gli esercenti, che chiedono il ridimensionamento, vedono la “trasformazione di Locarno in una cucina a cielo aperto”. Per ridare slancio alla piazza, gli esercenti chiedono di incaricare per i servizi “prima gli esercenti della piazza, poi di Locarno e infine quelli a carattere regionale e successivamente tutti gli altri, come per i permessi di lavoro”.
Gli esercenti di Locarno nutrono dubbi anche sul sistema di pagamento Cashless utilizzato all’interno della piazza durante i concerti. “È compatibile – chiedono – con il diritto di pagare in contanti su un suolo pubblico?”. I firmatari chiedono anche agli organizzatori di Moon & Stars “ un po' più di simpatia e meno arroganza. Un sorriso e un saluto non guastano mai”.