Era forte il legame che univa l'ex ad della FCA alla Svizzera, dove ha trascorso le sue ultime ore in un letto d'ospedale
ZURIGO – C’è stata molta Svizzera nella vita e nel lavoro di manager di Sergio Marchionne, morto oggi, mercoledì 25 luglio, a Zurigo. Per risalire ai legami tra l’ex amministratore delegato della FCA e la Svizzera bisogna andare indietro nel tempo – riferisce il Cdt – fino a metà degli anni Novanta, quando entrò nel gruppo Alusuisse-Lonza.
Nel 2002, invece, – scrive sempre il quotidiano – approdò alla società ginevrina SGS in qualità di CEO, carica che ricoprì anche dopo il suo passaggio in FIAT. Successivamente lavorò anche nel Consiglio di amministrazione della Serono, azienda farmaceutica.
Ma gli intrecci di Marchionne con la nostra Nazione non sono finiti qui. Perché il super manager italo-canadese è stato vicepresidente non esecutivo del Consiglio di amministrazione di UBS per due anni, tra il 2008 e il 2010, durante i quali rafforzò il legame con il ticinese Sergio Ermotti, CEO di UBS.
Il manager di Lugano ha confidato al Corriere del Ticino di “essere contento che oggi a Marchionne vengano riconosciute non solo le grandi doti di manager, ma soprattuto quelle umane”.
“Sarebbe orgoglioso – conclude Ermotti – di vedere questo”.
Nonostante l’uscita da UBS per dedicarsi esclusivamente al settore dell’automotive, il legame tra Sergio Marchionne e la Svizzera è rimasto pressoché invariato, visto e considerato che abitava nella nostra Nazione e che proprio a Zurigo ha trascorso le sue ultime ore in un letto d’ospedale.