CRONACA
Dalla carne al pesce...occhio al crudo! "Un'infezione intestinale può essere fatale"
Il virologo Fabrizio Pregliasco: "Il motto da seguire deve essere: "Mangia poco di tutto". Solo così si riduce la carica batterica"

Occhio al crudo e selezionate accuratamente i ristoranti dove abbufarvi, specialmente durante l’estate. Mangiare cibo crudo può, infatti, provocare infezioni intestinali talvolta anche fatali.

È il caso di una turista inglese che l’estate scorsa a Corfù è morta in seguito a un’infezione intestinale da e-coli contenuta in un boccone di pollo crudo ingerito al buffet dell’albergo.

Come riferisce Il Giornale, la notizia sta rimbalzando agli onori della cronaca soltanto in questi giorni a processo iniziato, dove si cerca di far luce sulla tempestività del soccorso ospedaliero.

Al quotidiano italiano, il virologo Fabrizio Pregliasco ha spiegato i rischi di un’alimentazione scorretta adottata spesso e volentieri durante le vacanze estive.

“La carne bianca – dichiara – è naturalmente contaminata come le uova e va sempre cotta bene, in quanto più rischiosa di quella rossa. Ogni anno ci sono circa 80mila casi di intossicazione.Primi tra tutti le contaminazioni delle uova dove si annida all'esterno del guscio la salmonella”.

Attenzione, quindi, a gelati, mousse, tiramisù e… maionese, dove la salmonella cresce nell’alimento. “Nella maggior parte dei casi le manifestazioni sono banali come la diarrea, ma in altri i problemi possono essere più seri e c’è il rischio di un ricovero ospedaliero”.

Generalmente, “tutto quello che non è cotto può scatenare un’intossicazione”. “Il cibo – continua Pregliasco – a volte può essere ottimo, ma si annidano le contaminazioni crociate. Se si taglia il pollo crudo su un tagliere su cui poi si affetta l’insalata, pure questa si contamina”.

Uguale il discorso “se si usa un coltello non lavato. La contaminazione avvine anche in frigorifero aggiunge l'esperto - causato da alimenti non coperti che magari gocciolano”. Il motto da seguire se si mangia fuori casa? “Mangia poco di tutto perché così si riduce la carica batterica”.

Il Giornale ha interpellato anche Marco Silano, direttore dell’Unità operativa alimentazione, nutrizione e salute dell’Iss. L’esperto ha parlato dei rischi nel mangiare pesce crudo. “Il pesce destinato a essere consumato crudo va sempre abbattuto sulla barca appena pescato. Solo così si elimina il parassita Anisakis. I molluschi poi offrono un rischio microbiologico non indifferente, le cozze crude possono provocare epatite di tipo A”.

Per quanto riguarda la carne, il “rischio di contaminazione si azzera se si cuoce accuratamente alla piastra o in padella”.

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