Al giro di boa della Regular Season è tempo di valutazioni e voti. I leventinesi di Luca Cereda sognano in grande, i bianconeri arrancano e sono ancora alla ricerca del reale valore
AMBRÌ/LUGANO – Giunti al giro di boa della Regular Season di NLA è impossibile non sgranarsi per un attimo gli occhi e chiedersi se quella attuale sia la classifica reale oppure quella di un videogioco.
Vedere Zurigo, Lugano – rispettivamente campioni e vicecampioni in carica – e Davos occupare tre dei quattro posti riservati alle squadre che disputeranno i playout fa un certo effetto. Vero è che la situazione sembra, alla lunga, destinata a mutare. Ma tant’è.
Per una ticinese che piange, ce n’è un’altra che ride. L’Ambrì Piotta guidato da Luca Cereda può essere considerata la vera sorpresa della prima parte di stagione di NLA. I leventinesi stanno vivendo un periodo super positivo che ha permesso a Dominic Zwerger e compagni di superare le aspettative e conquistare la bellezza di 40 punti, sinonimo di settima posizione. Un ruolino di marcia da sogno per i biancoblù che, oltre a essere a +5 dai cugini del Lugano, possono concedersi l’opportunità di alzare l’asticella degli obiettivi stagionali. E pensare l’Ambrì ha chiuso la passata Regular Season con ‘soli’ 17 punti in più…
Sta invece faticando a rispettare i pronostici il Lugano di Greg Ireland, a cui – come pubblicamente dichiarato dalla presidente Vicky Mantegazza – non manca comunque la fiducia della dirigenza. Inseriti di diritto nella lista dei favoriti alla vittoria finale, i bianconeri sono ancora alla ricerca della loro vera identità. Un periodo di crisi che ha trascinato capitan Chiesa e soci fino alla terz’ultima posizione a quota 35 punti.
A dieci giorni, e con tre partite ancora da disputare, dall’epilogo di un 2018 tutto sommato soddisfacente per Ambrì e Lugano è tempo di valutazioni e pagelle.
Allenatori
I notevoli passi avanti dell’Ambrì sono figli di un duro lavoro collettivo che parte dalla volontà della dirigenza biancoblù di voler ritagliarsi uno spazio da protagonista in NLA. Idee e convinzioni che vengono inculcate nella testa dei giocatori da Luca Cereda e il suo staff. Voto: 5,5
Esaminando solo la prima parte di stagione, senza contare quindi la straordinaria annata passata, il voto all’operato di Greg Ireland sfiora appena la sufficienza. L’allenatore canadese paga (anche) colpe non sue. Il periodo di scarsa sicurezza dei bianconeri, dovuto (anche) alle annunciate partenze di due pilastri come Merzlikins e Hofmann, non è riconducibile a lui anche se toccherà all’esperto 53enne riportare la squadra sui giusti binari. Voto: 4
Chi stupisce
Sono numerose le sorprese di questa prima parte di stagione in casa Ambrì. E i risultati in pista ne sono la conferma. Alla Valascia non smettono di applaudire i propri beniamini. Particolarmente ispirati finora si sono rivelati Samuele Guerra, il portiere Benjamin Conz e Dominik Kubalik. Il primo si merita un 5,5 in pagella grazie a una continuità ritrovata che gli ha permesso di mettere a referto ben 16 punti in 25 partite. Bilancio, al giro di boa, che gli consente di piazzarsi al terzo posto nella classifica dei difensori più produttivi. Ampiamente sopra la sufficienza anche Conz (5): il guardiano dell'Ambrì offre, al momento, più garanzie rispetto a Manzato e nelle ultime settimane ha contribuito in maniera determinante ai successi della sua squadra. Voto 6, invece, per Kubalik: il numero 81 biancoblù è l'attuale top scorer dell'intero campionato con 31 punti (11 gol e 20 assist) .
Non mancano le note positive dalle parti della Cornèr Arena. Nonostante il periodo di difficoltà, il Lugano può contare, ancora per poco, sul talento dell'attaccante Gregory Hofmann (voto 5,5). Il classe 1992, fresco di ufficializzazione allo Zugo, è il top scorer dei bianconeri con 25 punti (14 gol e 11 assist) realizzati in 24 partite. Nota di merito anche per Romain Loeffel (voto 5). Il 27enne elvetico è il difensore che ha portato più punti al Lugano con 2 reti e 13 assist. In situazioni delicate come quella che sta vivendo il Lugano conta anche e soprattutto l'esperienza. Il 'veterano' Raffaele Sannitz (voto 5), alla sua 19esima stagione in bianconero, ha dimostrato di saper ancora contribuire alla causa luganese firmando 19 punti finora, figli di 16 assist e 3 reti, risultando il secondo miglior attaccante in termini di punti.
E chi delude
Non sta rendendo secondo le aspettative il difensore dell'Ambrì Lorenz Kienzle (voto 4). L'ex Lugano, alla sua prima stagione alla Valascia, alterna giocate in cui lascia intravedere un certo potenziale ad altre che hanno più volte fatto sussultare i tifosi leventinesi.
Due i "flop" in casa del Lugano. Il potenziale di Elvis Merzlikins (voto 3,5) è ben noto a tutti e non a caso è definito dagli esperti come "il miglior portiere di NLA". Il guardiano lettone, forse distratto dalle voci di trasferimento (?), sta registrando un leggero calo che preoccupa più di un supporter luganese. Fatica a ritrovare il suo smalto migliore anche il top player Maxim Lapierre (3,5), fresco di rinnovo biennale. Dopo un inizio promettente, il canadese non è riuscito a tornare al top della condizione dopo l'infortunio di novembre. E il rendimento della squadra, di certo, ne risente...