Intervista a Carlo Piffaretti a pochi giorni dall'uscita del suo primo album: "La musica per me è tutto. E che emozione ascoltarsi in radio..."
BESAZIO – Carlo Piffaretti, in arte ‘Charlie White’, è il nuovo che avanza. Il rapper di Besazio si sta ritagliando il proprio spazio nel panorama musicale ticinese con ‘Anima bianca’, il suo primo CD uscito pochi giorni fa e preceduto da alcuni singoli di lancio che hanno‘scaldato’ gli ascoltatori.
A giudicare dai primi numeri, il risultato sembra convincere il pubblico: ‘Charlie White’, per dirlo in gergo dei rapper, ‘spacca’. Numerose le visualizzazioni sui video YouTube e sulle piattaforme musicali come Spotify, Itunes e SoundCloud. Così come numerose sono “le richieste per il CD fisico”, ci racconta orgoglioso il 23enne del Mendrisiotto.
Con Piffaretti abbiamo scambiato due chiacchiere per parlare del suo album e di tanto altro ancora.
Carlo, quando hai iniziato a fare rap e cosa ti ha spinto a farlo?
"Ho cominciato a fare musica nel 2017 scrivendo Salvezza, per sfogare tutto quello che mi portavo dentro da un po'..."
Come mai il soprannome 'Charlie White'?
"Mio zio mi chiamava sempre "terremoto Charlie" e White sta per bianco, per descrivere la parte più pura della mia persona. Quella parte che riesce a parlarti ed esprimere la propria emozione con la musica".
Cosa rappresenta per te la musica?
"La musica per me é tutto. Per me la musica significa vita. Vivere, esprimere e raccontare. Accendere la musica é la prima cosa che faccio la mattina e anche l'ultima prima di andare a dormire. Mi accompagna da sempre nella mia quotidianità".
In 'Salvezza' canti “la musica la uso come scudo dall'infanzia”. Cosa vuoi dire?
"Da sempre facendo musica ho trovato una valvola di sfogo per i miei momenti positivi e negativi. Questo sin da quando ero piccolo e suonavo solo una chitarra, ad oggi che trasformo i miei pensieri in testi e i testi in canzoni".
Che messaggio vuoi trasmettere con 'Anima Bianca' e di cosa parla?
"Il messaggio che voglio trasmettere è quello che bisogna sempre credere nelle proprie passioni. Non bisogna limitarsi o farsi condizionare da tutto ciò che ci circonda. È difficile descrivere di cosa parla il mio disco perché ogni canzone ha un messaggio diverso".
Recentemente sei andato anche a Rete Tre. Che effetto ti fa ascoltarti in radio dopo tanti sacrifici?
"Sentirmi in onda in radio è un insieme di sensazioni positive. È stupendo vedere che i sacrifici fatti fino ad oggi sono stati ripagati".
Quale, a tuo avviso, il pezzo più significato del cd?
"La canzone a cui tengo particolarmente si chiama Yanez perché è una canzone che ho dedicato a mia madre, per tutto quello che ha fatto per me negli anni".
Quanto tempo ci hai impiegato per concludere l'album?
"Ho lavorato a questo disco per quasi due anni. In questo lasso di tempo ho prodotto altre canzoni, che però non fanno parte di 'Anima Bianca'. Usciranno a breve. Non perdetevele e restate connessi".