Presentato il libro scritto da Stefano Genasci che ripercorre il cammino della storica tipografia. Intervista al presidente del Cda: "Professionalità e accuratezza: così puntiamo al futuro"
LUGANO – ‘Un sogno realizzato’. Si chiama così il libro scritto da Pasquale Genasci e dedicato ai 50 anni della Tipo Offset Aurora. Nel nuovo volume – presentato ieri, mercoledì 27 novembre –, Genasci ripercorre con testimonianze, documenti e impressioni, tutti i passi della tipografia da sempre vicina all’area di sinistra e sindacale. Dalla fondazione, alla crisi di Libera Stampa fino all’ingresso in società dei fratelli Ruben e Raoul Fontana nel 2001, che ne hanno rilanciato l’attività pur permettendo alla Tipo Offset Aurora di “mantenere la sua identità legata all’area di sinistra”.
50 anni di alti e bassi ma con lo stesso impegno e passione di sempre. “Cambiata nella forma sì, ma non certo nella sostanza. Con un vissuto solido alle spalle, che sarebbe stato inconcepibile lasciare cadere e che trovo giusto venga ora ricordato in una pubblicazione”, scrive Giorgio Danesi, ex direttore della tipografia, nelle pagine dedicate alle testimonianze.
Fiero del percorso fatto anche l’attuale presidente del Cda della Tipo Offset Aurora SA Saverio Lurati. “Non è – scrive nella prefazione del libro – un mistero per nessuno che il mondo della comunicazione è cambiato in modo radicale negli ultimi 15 anni e che, soprattutto quello della comunicazione cartacea, ha visto scomparire decine di testate storiche”.
“Noi però, – dichiara Lurati a Liberatv – abbiamo saputo rimanere in piedi con tutte le difficoltà del caso. Siamo sopravvissuti mantenendo quella che è sempre stata la nostra identità. Questa Tipografia, oltre ad avere una storia, ha sicuramente anche un’anima. E quest’anima è quella che ha permesso di rimanere sul mercato anche per quanto riguarda la commercializzazione di tutta una serie di prodotti”.
Con Lurati ripercorriamo gli ultimi 50 anni. Anni in cui è esplosa la tecnologia, una delle principali cause della crisi della carta stampata. “È evidente che l’avvento della tecnologia ha fatto sì che molte figure professionali siano scomparse. Ma è dovuto tanto all’evoluzione tecnologica delle macchine di stampa che prima avevano bisogno di molto materiale umano e adesso basta una sola persona per farla funzionare”.
“Noi – continua – abbiamo cercato di arginare questo problema dotandoci della tecnologia più moderna. Questo, purtroppo, ha comportato qualche sacrificio per quanto riguarda i dipendenti”.
Abbiamo chiesto a Lurati se in questi cinquanta anni c’è un ricordo che conserva con più piacere. “Mah, più che un ricordo piacevole ne ho uno che mi ha aiutato a diventare più bianco di capelli. Parlo di quando, a causa di una serie di situazioni che erano sfuggite al controllo del cda di allora, la tipografia ha dovuto essere in parte ceduta. Fortunatamente, abbiamo trovato i fratelli Fontana che si sono impegnati per far lavorare bene la tipografia, ma soprattutto per mantenere lo spirito degli iniziatori dell’Aurora”.
Festeggiati i 50 anni, Lurati sa che “chi si ferma è morto”. “Le nostre sfide sono quotidiane. La tecnologia avanza a una velocità impressionante. È per questo che dobbiamo rimanere sempre sul pezzo: un capitolo si è chiuso e uno nuovo si sta aprendo con tutte le incognite del caso. Una cosa però è sicura: il nostro modo di operare nei confronti della fedele clientela non cambierà mai. La nostra professionalità e accuratezza che ci hanno accompagnato negli anni saranno sempre il nostro modelli guida anche per il futuro”.