Il giovane è stato riconosciuto colpevole di assassinio. Pena sospesa a favore di un trattamento stazionario in una struttura chiusa. Il giudice: "Ha voluto dare una lezione alla nonna"
CASLANO – È stato condannato a 18 anni di carcere – sospesi a favore di un trattamento stazionario – il 24enne che nel luglio 2018 uccise la nonna con una dozzina di martellate dopo l’anziana si era rifiutata di dargli 200 franchi per acquistare della cocaina.
Il giudice Marco Villa ha definito l’assassinio come un gesto “becero e di bassissimo spessore. Per lui – ha detto il giudice – la vita della nonna – che lo amava più degli altri – valeva meno di 200 franchi”.
“Le ha voluto dare una lezione – sostiene il giudice –, quando invece avrebbe potuto andarsene invece di scendere in cantina per prendere il martello”.
L’accusa aveva chiesto una pena di 16 anni sospesa a favore di un trattamento in una struttura chiusa. Il legale del giovane Daniel Ponti chiedeva invece la condanna per omicidio intenzionale – e non assassinio – per un periodo di detenzione massimo quantificabile in 11 anni.