La Città rende note le statistiche aggiornate al 31 dicembre. Continua la crescita dei settori costruzioni, architettura, ingegneria, farma/biomed e cultura
LUGANO – La Città di Lugano ha presentato oggi la pubblicazione Lugano in Cifre, che raccoglie i dati statistici della città aggiornati al 31 dicembre 2019. Gli indicatori approfonditi in questa quinta edizione sono relativi ai temi: territorio, popolazione, scuola, stabili e alloggi, attività economiche, fiscalità e finanze pubbliche, lavoro e occupazione, socialità, conciliabilità lavoro-famiglia, sicurezza pubblica, cultura, sport e rifiuti urbani.
La pubblicazione Lugano in cifre 2020, curata dal Servizio Statistica urbana, offre una panoramica aggiornata ed estesa delle trasformazioni demografiche, economiche e territoriali della città e rappresenta un contributo fondamentale per valutare e monitorare i cambiamenti in atto e le loro conseguenze sul territorio. Sono inoltre preziosi per pianificare, prendere decisioni, affinare strategie e risolvere i problemi specifici della città. La Città si serve, ad esempio, delle statistiche demografiche per la gestione delle spese o per pianificare i posti nelle scuole e nelle case anziani. Poter disporre di dati affidabili e aggiornati riguardo al territorio è di primaria importanza per l’evoluzione di una realtà urbana impegnata in un processo d’innovazione sistemica che mette al centro dell’attenzione il benessere e la qualità di vita dei cittadini.
La crisi sanitaria che ci ha colpiti all’inizio del 2020 è un ottimo esempio. La pandemia ha infatti evidenziato, anche su scala comunale, l’importanza degli strumenti e dei dati statistici per poter comprendere i fenomeni imprevisti e i loro impatti straordinari. Al 31 dicembre 2019 la popolazione contava 67'082 unità, con una leggera flessione (565 unità - 0.8%) rispetto all’anno precedente. Gli arrivi sono stati 4'883, le nascite 506, le partenze 5'250, i decessi 717, i matrimoni 439, mentre i divorzi sono stati 230. Le persone che hanno ottenuto la cittadinanza svizzera sono state 348. Si rileva una costante dinamicità nei movimenti della popolazione pari al 20% circa, dovuta principalmente a movimenti interni alla città (attorno ai 4'000 movimenti). Il saldo arrivi-partenze è diminuito (-367 su 10'133 movimenti), con un calo di arrivi (ca. 6%) e di partenze (ca. 2%) rispetto al 2018, mentre strutturalmente incide di più il saldo negativo naturale nascite-decessi (-211 su 1'223 eventi). Nei quartieri, si nota un aumento della popolazione in alcune aree collinari (Bogno) e anche nel quartiere popoloso di Pregassona, mentre in generale permane un leggero trend negativo.
Per quanto riguarda le nazionalità il dato rimane stabile in rapporto alla popolazione svizzera – Unione europea/paesi terzi. Gli stabili a registro sono 12’364 (10’181 mono e plurifamiliari e 2'183 in condominio). Si contano 40'693 abitazioni, 3'000 negozi e 3'192 uffici. Le attività economiche rimangono essenzialmente stabili, con un aumento di 52 unità (0.3%) per un totale di 17'373. Continua la crescita dei settori costruzioni, architettura, ingegneria, farma/biomed e cultura.
Il numero totale degli addetti nella Città è 56’789 (+ 1%) e nel suo agglomerato 110'143 (+ 1%). Il totale delle imposte previste aumenta essenzialmente grazie a un importante maggior incasso per imposte suppletorie delle persone fisiche e risulta tangibile l’effetto delle misure di amnistia fiscale, che portano a partire dall’anno 2013 un aumento di circa 2 miliardi del valore della sostanza imponibile. Il reddito imponibile totale subisce poche variazioni nel tempo e si assesta tra i 2.2. e 2.5 miliardi. Il reddito imponibile pro capite è in continuo leggero aumento ed è arrivato a 53'111 franchi (+2%). Il rione più agiato si conferma Castagnola, con un reddito pro capite di 90’892 franchi (2’240 in meno dell’anno precedente). Ai piani alti anche Cureggia e Loreto, con forti balzi in avanti: da 74’268 a 76'365 franchi e da 64’743 a 70'550 franchi. Chiudono nuovamente la classifica Valcolla (35’660) e Certara (30’678): da notare che entrambe hanno visto un aumento leggero del reddito medio, diminuendo così la forbice tra zone più e meno benestanti.
I casi in assistenza sono 1'358 (-4%); è presentata anche una ripartizione (evoluzione a partire dal 2010) secondo le fasce d’età, formazione e nazionalità, con un focus sui giovani adulti (meno di 25 anni). Le domande per le prestazioni sociali secondo il Regolamento comunale sono in aumento (788, +22%). Alcune categorie dei reati sono in leggero aumento. I reati da Codice penale sono 3’181 (+12%), mentre quelli in violazione della Legge sugli stupefacenti e della Legge sugli stranieri ammontano rispettivamente a 881 (+17%) e a 157 (+11%). Gli incidenti stradali sul territorio cittadino sono stati 583 (+3%), di cui 100 (-6%) con danni alle persone e 483 (+5%) con soli danni materiali.
Nel 2019 sono stati prestati dalle biblioteche pubbliche cittadine 85'948 libri. Le attività in ambito museale e delle arti visive al LAC hanno registrato 103'737 visitatori, mentre quelli agli spettacoli teatrali e ai concerti sono stati 106'146. Le strutture balneari e le piscine della Città hanno registrato 228'445 entrate, mentre la pista ghiaccio Resega ha registrato 10'157 utenze. La quantità totale di rifiuti ammonta a 33’027 t (-2%), di cui 11'975 (-4.5%) riciclabili e 21'052 (-0.9%) non riciclabili. Sono illustrati anche i dati dettagliati del consumo per tutte le tipologie dei rifiuti.
Le statistiche non sono però utili soltanto a chi è chiamato ad amministrare, possono servire anche ai cittadini per comprendere meglio la vita del loro comune e dei loro quartieri. Ecco perché da due anni Lugano pubblica i suoi dati statistici disaggregati in formato Open Government Data sulla Piattaforma statistica interattiva (statistica.lugano.ch), che offre anche degli strumenti d’analisi on-line che permettono agli utenti di personalizzare le indagini e moltiplicare i punti d’osservazione, in funzione delle esigenze. Con questa iniziativa la Città mette al servizio della popolazione uno strumento volto a garantire una più approfondita comprensione dei fenomeni, incrementando così anche la qualità del dibattito democratico