Il fratello maggiore della 20enne ai domiciliari con l'accusa di omicidio preterintenzionale. La famiglia: "Non voleva ucciderla"
NAPOLI – Maria Paola Gaglione, 20enne di Acerra (Napoli), è morta in seguito a un grave incidente stradale. Sedeva dietro al suo ragazzo, un coetaneo transessuale, in sella al motorino che percorreva via degli Etruschi. A rendere ancora più drammatica la vicenda è che a speronare il mezzo sul quale si trovava la ragazza sarebbe stato il fratello maggiore Michele, ora agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio preterintenzionale.
La famiglia di lei non avrebbe accettato il fatto che la giovane convivesse e avesse una relazione con un transessuale. Sarebbe questo il motivo dietro allo speronamento avvenuto ieri. Un gesto rivelatosi fatale, dietro al quale stanno cercando di indagare i Carabinieri di Castello di Cisterna.
La madre del ragazzo trans – ricoverato in ospedale – si è sfogata sui social lasciando intendere che la coppia fosse già stata minacciata e tormentata in passato. Righe piene di rabbia, concluse con l’augurio che “Paola possa riposare in pace. Non si può negare una vita per la felicità di due persone”.
Più “leggera” la versione dei fatti della famiglia della ragazza che sostiene che “Michele era uscito per convincere Paola a rientrare a casa, ma non l’ha speronata. È stato un incidente”. Il parrocco del paese chiede di “non dipingere la vicenda come una storia di omofobia. È vero – conclude –, la famiglia non vedeva di buon occhio la relazione, ma la stava accettando”.