CRONACA
Idrocarburi sversati nel terreno a Locarno, la notifica arriva solo un mese dopo. Salvioni: "Nessun problema di potabilità dell'acqua"
Al momento dell’incidente nessuno ha avvisato le Autorità competenti, impedendo così l’intervento tempestivo che avrebbe potuto recuperare la nafta e contenere in maniera importante l’inquinamento. "Nei pozzi non ci sono tracce di idrocarburi"

LOCARNO - Lo scorso mese di maggio, durante i lavori di manutenzione di una cisterna per olio combustibile di un’abitazione a Solduno, è stato inavvertitamente provocato un notevole sversamento di nafta nel terreno di un cantinato.

Purtroppo, al momento dell’incidente nessuno ha avvisato le Autorità competenti, impedendo
così l’intervento tempestivo dei servizi specializzati che avrebbero potuto recuperare la nafta e contenere così in maniera importante l’inquinamento, prima della sua dispersione capillare nel terreno sottostante. Solo a distanza di quasi un mese dall’accaduto vi è stata una notifica all’Autorità cantonale competente, che ha immediatamente informato l’Azienda acqua potabile della Città, che si è subito attivata eseguendo un sopralluogo con gli attori coinvolti; questo ha permesso di organizzare un parziale risanamento del sito, dopo avere costatato l’avvenuta dispersione della nafta nel sottosuolo della zona interessata allo sversamento. 

L'area oggetto dell’inquinamento si trova a monte delle zone di protezione dei pozzi di captazione alla Morettina e si configura quindi come delicata dal profilo della protezione delle acque. Per garantire l’approvvigionamento idrico del comprensorio servito, l’Azienda Acqua potabile – in collaborazione con il Laboratorio cantonale e gli uffici cantonali preposti – ha subito eseguito un consulto con un idrogeologo e diversi sopralluoghi, che hanno permesso la valutazione scientifica della problematica e di adottare tutte le misure idonee a contenere e controllare l’evoluzione dell’inquinamento del terreno.

Un apposito programma di campionature periodiche ha permesso di constatare che, finora, non sono state riscontrate tracce di idrocarburi, né nella falda né nei pozzi di captazione, confermando quindi la costante potabilità dell’acqua. 

Considerata la complessità della situazione e la difficoltà nel formulare previsioni a causa della irregolare struttura geologica del suolo interessato, è stata organizzata una sistematica attività di controllo della qualità dell’acqua della falda, che continua tuttora.

Parimenti, sono stati anticipati eventuali scenari e soluzioni nel caso in cui degli idrocarburi dovessero raggiungere la falda, così da potere reagire tempestivamente, salvaguardando la principale fonte di acqua potabile del territorio e garantendo un’erogazione costante alla popolazione. Per ora, tali misure non si sono rivelate necessarie.

Il Municipale Niccolò Salvioni, capo del Dicastero Sicurezza, Genio civile e Acqua potabile ha commentato: “l’acqua dei pozzi è rimasta ed è costantemente potabile e priva di tracce d’idrocarburi. È fondamentale proseguire l’attività di controllo e di contenimento dei rischi, cosicché, oltre a garantire un costante ineccepibile approvvigionamento idrico della Città, si possano evitare danni maggiori”. Egli confida che, a cinque mesi dall’evento e con le massicce misure di recupero e prevenzione per ora adottate, il pericolo maggiore di contaminazione della falda possa essere considerato scongiurato.

Ciononostante, l’autorità continua a tenere sotto controllo eventuali anomalie ed è pronta ad intervenire tempestivamente in modo da attuare altre misure volte a garantire un costante approvvigionamento ineccepibile di acqua alla cittadinanza. Tali misure di controllo continueranno ad essere mantenute sintantoché i tecnici potranno considerare il rischio di inquinamento della falda dal profilo scientifico come definitivamente scongiurato.

Da parte sua il Municipio ha inoltrato al Ministero pubblico una denuncia penale per infrazione alla Legge federale sulla protezione della acque e agli articoli 234 cpv. 2 e 239 CP, costituendosi inoltre quale accusatore privato in tale ambito.

I diversi attori interessati dall’inquinamento e le rispettive compagnie assicurative, stanno discutendo in modo costruttivo anche allo scopo di ridurre per quanto possibile i danni passati (ed eventualmente anche quelli futuri) alla cosa pubblica.

Il Municipio tiene a rassicurare la popolazione: nonostante l’incidente, l’acqua erogata dai pozzi della Morettina è sempre stata, e rimane, potabile. L’Azienda ha pronti diversi scenari di azione volti a tutelare i pozzi di captazione e a garantire l’erogazione. Nell’eventualità in cui malauguratamente degli idrocarburi dovessero raggiungere le captazioni della Morettina, l’avviso di non potabilità sarà immediatamente diramato dalla Azienda dell’acqua potabile, coinvolgendo i media.

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