Vitta: "Ciò permette di rispondere in maniera proattiva ai bisogni delle categorie che riscontrano maggiori difficoltà di reinserimento sul mercato del lavoro, come appunto gli over-50. Si lavorerà su motivazione e aggiornamento delle competenze"
BELLINZONA - Innovazione e sostegno mirato: sono questi gli elementi cardine che guidano l’evoluzione delle misure a sostegno dei disoccupati iscritti al Servizio pubblico di collocamento. In questo solco, il Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) è lieto di annunciare che la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) ha recentemente approvato la proposta ticinese per la creazione del “job mentor”. Questa nuova figura, inserita negli Uffici regionali di collocamento (URC) del nostro Cantone, permetterà di sostenere in maniera personalizzata e con moderne modalità di consulenza i disoccupati over-50 nel loro percorso di reinserimento professionale.
Il progetto “job mentor” - inteso come il mentore della transizione di carriera - rientra nel più ampio pacchetto di misure adottato nel 2019 dal Consiglio federale per promuovere il potenziale della manodopera residente, attraverso il mantenimento sul mercato del lavoro delle persone in cerca di impiego over-50.
In questo contesto, il nostro Cantone inserirà il “job mentor” all’interno degli URC con l’obiettivo di ulteriormente migliorare le competenze di consulenza, indirizzandole in maniera sempre più mirata verso le esigenze e le difficoltà dei disoccupati over-50. Grazie a questo supporto specializzato, il pubblico degli over-50 in disoccupazione potrà beneficiare di una consulenza più intensa e mirata che migliorerà la loro collocabilità e la loro competitività sul mercato del lavoro, riducendo così il rischio di disoccupazione di lunga durata.
Il “job mentor” non solo permetterà ai disoccupati di sentirsi maggiormente attivi nel loro percorso di inserimento o transizione professionale, ma consentirà anche di favorire una loro crescita, puntando su un allenamento delle competenze nella ricerca di un impiego. Vi sarà, inoltre, un’accresciuta messa in rete con potenziali datori di lavoro e con il Servizio aziende URC, aumentando così le opportunità e le possibilità di successo nel collocamento.
Il progetto partirà il mese di settembre 2021 e terminerà alla fine del 2024. Sarà interamente finanziato dalla SECO. Durante il primo anno vi sarà l’inserimento all’interno degli URC di un primo nucleo di “job mentor”, con un aumento graduale nelle successive fasi del progetto.
"L’approvazione di questo progetto da parte della SECO testimonia la bontà del lavoro svolto nell’ambito del Servizio pubblico di collocamento in Ticino, con un approccio sempre più mirato alla persona, iniziato con l’introduzione del coaching individualizzato", sottolinea il Direttore del DFE Christian Vitta. "Ciò permette di rispondere in maniera proattiva ai bisogni delle categorie che riscontrano maggiori difficoltà di reinserimento sul mercato del lavoro, come appunto gli over-50. Lavorando su aspetti centrali come, ad esempio, la motivazione e l’aggiornamento delle competenze è così possibile fornire gli strumenti per affrontare i cambiamenti in atto sul mercato del lavoro, favorendo un rapido e duraturo reinserimento dei disoccupati".
"Il “job mentor” è un ulteriore tassello che si inserisce nell’offerta di sostegno più ampia del Servizio pubblico di collocamento", aggiunge Claudia Sassi, Capo della Sezione del lavoro. "L’intento è quello di lavorare con i molti strumenti già a disposizione, favorendo una loro ulteriore promozione e aggiungendo modalità innovative di supporto per coloro che necessitano di un sostegno particolare. In questo senso, ricordo ad esempio l’estensione, fino a fine 2021, dell’incentivo per l’assunzione di giovani al primo impiego, così come gli approfondimenti attualmente in corso per l’elaborazione di una strategia mirata per un pubblico femminile".