Maryna ha il cuore che batte all'impazzata. Eppure, il tempo per lei si è fermato otto giorni fa. Le foto direttamente da Sumy raccontano la tragedia ucraina
TICINO/UCRAINA – Il cuore di Maryna batte all’impazzata. Eppure, i battiti non scandiscono a dovere il tempo che passa. Per Maryna il tempo si è fermato otto giorni fa, quando le truppe russe hanno invaso e attaccato con missili e bombe la sua Ucraina. Lei, Maryna, abita in Ticino da dieci anni. A Sumy, capoluogo dell’omonima Oblast nel nord-est della Nazione, ci sono però suo padre, sua sorella e i suoi nipoti.
La donna fatica a credere alle sue parole nel raccontarci i giorni di agonia e terrore che stanno vivendo lei e la sua famiglia. Si scusa per lo sfogo con la voce tremolante. “Non c’è bisogno”, rispondiamo comprendendo il dramma di chi passa i minuti ad attendere notizie sui familiari.
Le sirene ogni mezz’ora e i bunker
“Ciò che stiamo vivendo è assurdo. Non ho parole per descriverlo. Quella a cui stiamo assistendo è una guerra medioevale, barbarica e sanguinosa. Al giorno d’oggi non possono esistere delle guerre così”. Eppure, le cronache che arrivano dall’Ucraina testimoniano che sì, esistono e fanno paura. “La mia famiglia è rinchiusa in casa o nei bunker. Le sirene suonano ogni mezz’ora. Dormono nella vasca da bagno. La città è praticamente distrutta. Ma come si fa, mi chiedo? Come può esserci una guerra di questa portata nel 2022. Le immagini che mi mandano sono devastanti. Teatri, biblioteche, scuole e asili distrutte dai missili russi. Uno scenario assurdo”.
“La mi famiglia non può venire in Ticino. Hanno bloccato i voli. Nessuno lì si aspettava una cosa del genere. A Sumy si parla più russo che ucraino. Non è vero che c’è il nazismo. Come può esserci nazismo se il nostro presidente è ebreo?”.
Ticino cuore d’oro
Anche in Ticino è scattata la gara di solidarietà nei confronti dell’Ucraina. “La vicinanza delle persone mi commuove. Tutti i ticinesi hanno mostrato un grande cuore. Ci tengo a ringraziarli”, afferma Maryna.
Né destra né sinistra
“Sa cosa mi tormenta? Il fatto che gli stessi soldati russi sono demotivati, poco convinti degli ordini che vengono dall’alto. L’Ucraina si è unita. Oggi non esiste né la destra né la sinistra, c’è solo l’Ucraina unita contro la Russia”.
Asili bombardati
Maryna ci inoltra qualche foto e video che ha ricevuto dai familiari. C’è poco spazio per le parole. Viene spontaneo chiedersi se è tutto vero. “Purtroppo è tutto vero. La Russia non ha colpito solo luoghi strategici come volevano farci credere, ma anche asili e scuole. Una vera tragedia. Nel mio paese due bambini hanno perso la vita perché non sono riusciti a scappare”.
E ancora: “Con i mie figli non riesco a fare finta di niente. Cerco di tenerli tranquilli, ma non si possono nascondere certe sensazioni. Nei miei occhi impauriti scorgono il terrore e devo cercare di spiegarli cosa sta capitando. Non sarà possibile dimenticarsi di questa tragedia”.