Fabrizio aveva, per scherzo, abbonato un amico alla rivista Disney 313. Ma da lì è iniziato un calvario infinito
CREMONA – Amanti di Paparino, fate attenzione. Credeteci, se vi viene detto che non bisogna scherzare con il nonno di Qui, Quo e Qua. Sì, perché la storia che vi stiamo per raccontare ha dell’assurdo. Ma andiamo con ordine e vi spieghiamo i motivi.
Fabrizio ha compiuto 46 anni lo scorso gennaio. Se potesse, di certo, sposterebbe le lancette del tempo indietro di nove anni. Tanti sono gli anni trascorsi da quello scherzo fatto a un amico. Fabrizio ha abbonato l’amico alla rivista ‘Disney 313’, la rivista a fumetto dedicata a Paperino e la sua mitica decappottabile 313. I guai nascono da qui. Perché l’abbonamento è stato sottoscritto all’insaputa dell’amico, venuto a conoscenza dello scherzo solo quando la casa editrice ha mandato un sollecito di pagamento. Ignaro che dietro allo scherzo si nascondeva l’amico Fabrizio, Stefano ha presentato una denuncia contro ignoti. Facile, per gli inquirenti, risalire a nome e cognome dell’ “ignoto”.
L’amicizia tra i due è naufragata, ma per Fabrizio iniziavano guai peggiori. Ha dovuto sborsare mille euro di risarcimento e ha dovuto presentarsi a processo per rispondere del reato di sostituzione di persona per il quale ha patteggiato tre mesi di reclusione.
Finita qui? Macché. Nel compilare l’autocertificazione per ottenere un avvocato d’ufficio, Fabrizio si è dimenticato di mettere nero su bianco uno dei tre lavori che svolgeva come operaio. Altra indagine, altro processo, alto patteggiamento a dieci mesi. I legali di Fabrizio hanno chiesto al giudice di tramutare la pena detentiva in lavori di pubblica utilità. Caso chiuso.