L’autore del gesto avrebbe problemi psichiatrici, ma gli accertamenti sono ancora in corso. Ingenti i danni
LUGANO - “È entrato in Chiesa e ha cominciato a spaccare tutto: è stato terrificante”, con queste parole il vice priore Mauro Martini commenta lo scempio di vetri rotti e statue distrutte che si è trovato davanti questa mattina aprendo la chiesa di San Carlo Borromeo in via Nassa a Lugano.
Stando a quanto riportato dal Corriere del Ticino, l’autore degli atti vandalici, secondo una prima ricostruzione, sarebbe una persona con problemi psichiatrici, ma gli accertamenti sono ancora in corso.
Alle 7.40 di questa mattina un giovane è entrato in chiesa e ha iniziato a devastare tutto ciò che gli capitava sotto mano. Impugnando un vaso di fiori avrebbe colpito il vetro protettivo la statua della Vergine, posto sopra l’altare. Poi avrebbe usato un candelabro come mazza per distruggere altre statue e oggetti all'interno della chiesa.
"Era una giornata come tutte le altre, ho aperto la Chiesa e poco dopo è entrata questa persona che ha cominciato a spaccare tutto. Lui era una furia, una scena terrificante", ha spiegato Martini, ancora sotto shock.
Il vice priore è riuscito a chiudere il cancello e a chiamare la Polizia, che ha faticato per una decina di minuti prima di riuscire a bloccare l'uomo, che nel frattempo è riuscito a causare danni importanti a statue e vetrate.
In seguito all’episodio, un gruppo di devoti della confraternita di San Carlo si è riunito in preghiera attorno al tabernacolo in segno di riparazione spirituale e richiesta di perdono per l’esecutore del gesto vandalico.