Lascia il presidente più vincente della storia bianconera: l'ufficialità ieri sera. Via anche Nedved e Arrivabene
TORINO – Terremoto in casa Juventus: il CdA del club bianconero si è dimesso in blocco ieri sera. Alle prime indiscrezioni del pomeriggio, quindi, è seguita l'ufficialità. Nella serata di ieri, il consiglio d'amministrazione ha rassegnato le dimissioni nel corso di un'assemblea straordinaria tenutasi alla Continassa. Saluta quindi il presidente Andrea Agnelli, il suo vice Pavel Nedved, l'AD Maurizio Arrivabene e i consiglieri Laurence Debroux, Massimo Della Ragione, Katryn Fink, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Giorgio Tacchia e Suzanne Keywood.
Agnelli, il presidente più vincente della storia juventina, lascia con 19 trofei in totale. Al timone della società è stato nominato direttore generale Maurizio Scanavino, che ha ereditato pieni poteri e condurrà il management del club fino alle nuove nomine del Cda. Il CdA juventino si è dimesso in blocco dopo le contestazioni della Consob sulla questione plusvalenze.
Agnelli ha salutato i dipendenti con una lettera in cui rivendica "i risultati straordinari", tra cui cita lo Stadium, i 9 scudetti consecutivi tra gli uomini e i 5 tra le donne. Tra i rimpianti invece ci sono le finali di Champions. "Stiamo affrontando un momento delicato societariamente — spiega — e la compattezza è venuta meno. Meglio lasciare tutti insieme dando la possibilità a una nuova formazione di ribaltare la partita. Siamo abituati per storia e Dna a vincere. La nostra consapevolezza sarà la loro sfida: essere all’altezza della storia della Juventus. Io continuerò a immaginare e a lavorare per un calcio migliore".