Il direttore di Libero chiede scusa pubblicamente: "Quando mi ha scritto Bersani mi sono sentito male. Non sapevo cosa rispondere"
ROMA – 'Scazzi' di Natale tra Pier Luigi Bersani e il direttore di Libero Alessandro Sallusti. Tutto risolto con messaggi di stima e scuse pubbliche, ma occorre fare un passo indietro. Qualche giorno fa, Sallusti ha pubblicato una foto dell'ex segretario dem fuori da un negozio di Louis Vuitton a Roma. Un marchio di lusso che, ai suoi occhi, non dovrebbe essere frequentato da un esponente della sinistra radicale. "È strano vedere il paladino della sinistra operaia frequentare le stesse boutique dei milionari", aveva scritto nel suo editoriale Sallusti.
E qui casca l'asino. Lo stesso Sallusti racconta di aver ricevuto una telefonata da Bersani. In sintesi: "Niente da obiettare, ognuno fa il suo mestiere come ritiene. Dispiace soltanto vedere rovinata la sorpresona di Natale per mia moglie", la frase di Bersani al direttore del quotidiano. Ma anche Sallusti ha un cuore e le scuse sono pubbliche: "Giuro, mi sento una mer*a come poche volte mi è successo in carriere. Solo un moralista cretino avrebbe potuto far ciò che ho fatto".
"Quando ho ricevuto il messaggio di Bersani - racconta – mi sono sentito male. Non sapevo cosa rispondere. Poi ci ho riflettuto e ho deciso di fare pubblicamente mea culpa. Non lo avrei fatto per un altro, ma lui è veramente una bella persona. Questa mattina mi ha mandato un messaggio di stima e mi ha detto che le mie parole valgono un regalo di Natale".