CRONACA
Abbasso il Natale! Vittorio Feltri: "Non mi piace e non lo capisco"
Il direttore di Libero: "Non capisco la relazione tra un tragico decesso col consumo smodato di panettoni e bottiglie di spumante"

MILANO - “A me il Natale non piace. Meglio il 2 novembre, più vario”. Firmato Vittorio Feltri. Il giornalista lo ha scritto in un editoriale pubblicato su Libero in occasione delle festività. Un pezzo condito dal consueto feroce sarcasmo, quello del direttur, ma anche di riflessioni in cui non pochi lettori si ritroveranno. 

“A me - esordisce Feltri -  il Natale non piace perché commemora la nascita di un grande uomo morto quasi duemila anni fa, quindi lo conosciamo per sentito dire. Ma non è con lui che ce l’ho, ci mancherebbe. Prima lo crocefiggono senza un vero perché, e si tratta di una atroce tortura, poi lo festeggiano. Un minimo di coerenza sarebbe gradita. Il problema è che il Natale non serve a ricordare Gesù (che meriterebbe una riflessione). Cosa c’entrano i cenoni della vigilia, con relative abboffate di cibo, col sacrificio di un martire che si dice addirittura essere stato figlio di Dio? Non capisco la relazione tra un tragico decesso col consumo smodato di panettoni e bottiglie di spumante. Sarò scemo ma me ne sfugge il senso”. 

“Anche a casa mia, che non è un tempio pieni di intelligentoni  ad eccezione di me - prosegue Feltri - il Natale è vissuto come l’occasione per radunare in sala da pranzo un numero elevato di parenti (sinonimo di rompicoglioni) che spazzolano quantità enormi di cibo, tra chiacchiere insensate e tediose. Personalmente durante la cena non riesco a dire una parola per il semplice fatto che la stanza è resa rumorosa a causa delle discussioni senza soluzione di continuità dei presenti. Meglio così. Risparmio il fiato”. 

“A una certa ora - scrive ancora il direttore di Libero - non potendone più del frastuono, me ne vado in camera mia, al piano superiore, dove però l’eco delle ciance giunge imperioso impedendomi di chiudere occhio. Prendo una pastiglia che mi rimbambisce, come non fossi già abbastanza intontito di mio, e finalmente mi addormento incazzato nero. L’indomani mattina, dopo regolamentare doccia, scendo per fare colazione e vedo la tavola disseminata di avanzi del pasto e di vettovaglie sozze. Vorrei togliermi dai piedi e andare a lavorare per trovare un minimo di ordine, ma ricordo che a Natale e il giorno dopo non escono i giornali, e di conseguenza anche Libero è chiuso. Che esco a fare?“.

“Non ho di meglio da fare - conclude Feltri - che recarmi in salotto e sprofondarmi in poltrona a fissare il soffitto arricchito da mille crepe provocate dal tempo. Non mi rimane che avviare il televisore, che rimarrà acceso tutto il giorno benché le trasmissioni siano una più cretina dell’altra. I film che vanno in onda hanno almeno mezzo secolo di anzianità e li hai visti mille volte, da “Via col vento” al “Gattopardo” più durevole di una penosa agonia. Stendiamo un velo pietoso sui notiziari, fotocopie l’uno dell’altro e noiosi come rosari della nonna. Poi a scassare l’anima definitivamente il piccolo schermo offre programmi di cucina, dove due o tre deficienti ti insegnano a fare la frittata come se tu non l’avessi mai mangiata. Non bastasse ciò a renderti nervoso, le varie emittenti attaccano con salotti, ospiti cantanti sull’orlo della pensione che ripropongono brani che avevano già stufato all’epoca di Nilla Pizzi. Meno male che il Natale dura un giorno solo, come le farfalle che alle sei di sera ne hanno già piene le palle. Meglio comunque il 2 novembre, più vario”.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

CRONACA

Vittorio Feltri in difesa di Selvaggia Lucarelli: "Non può essere colpevole di un suicidio"

CRONACA

Feltrissimo! Dal matrimonio al cancro: le verità di Vittorio

CRONACA

Vittorio Feltri in lode di Chiara Ferragni: "Un esempio da seguire"

CRONACA

Sallusti e la sorpresa di Natale rovinata alla moglie di Bersani: "Mi sento una me**a. Sono un moralista cretino"

POLITICA E POTERE

A tutto Feltri. "Draghi al Quirinale. Berlusconi è vecchio. Adoro il Ticino e la Svizzera"

CRONACA

Caso Desirée, la sedicenne stuprata e uccisa da immigrati clandestini. Vittorio Feltri: "Responsabilità anche dei genitori"

In Vetrina

EVENTI & SPETTACOLI

La magia dell’inverno sul Monte Generoso: sconti e novità per tutti

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Tutto pronto per l'inizio di Vini in Villa a Lugano

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Flavio Sala: “L’Ultima Sciances”. Perché la vita affettiva non va in pensione

21 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Autodifesa ed empowerment: un corso di Krav Maga dedicato alle donne

19 NOVEMBRE 2024
LETTURE

“Ticinesi a Parigi”: Una Ville Lumière nostrana

14 NOVEMBRE 2024
VETRINA

Ecco i vincitori del "Premio BancaStato per la Sostenibilità Aziendale"

12 NOVEMBRE 2024
LiberaTV+

ANALISI

Il Governo stanco e i pensieri elettorali

18 NOVEMBRE 2024
LISCIO E MACCHIATO

SSR, Susanne Wille vuol tagliare mille posti. Pedrazzini: "Piano scioccante"

21 NOVEMBRE 2024
ENIGMA

La "democrazia" dei nuovi oligarchi. Dove vogliono portarci Musk e soci?

17 NOVEMBRE 2024