L'Igor Novara: "Abbiamo perso una di noi. Non riusciamo a farcene una ragione"
NOVARA – È ancora ricca di punti interrogativi l'inchiesta relativa alla morte di Julia Ituma, la pallavolista 18enne caduta dal sesto piano di un hotel mentre era in trasferta con la squadra in Turchia. Negli ultimi giorni, i media turchi hanno rilanciato diverse indiscrezioni: dall'ipotesi suicidio a presunti messaggi d'addio scritti dalla giovane nel gruppo WhatApp della squadra. E, non da ultimo, anche la notizia secondo la quale la giovane, prima della morte avesse avuto una discussione con il fidanzato al telefono.
Ma la smentita arriva direttamente dal club. L'Igor Novara ha smentito sia che Ituma avesse un fidanzato sia che nella chat di squadra è stato scritto un addio. Il club di Novara è sotto shock e ha comprensibilmente posticipato la sfida in programma nel weekend. Nel comunicato stampa stilato per smentire le notizie arrivate dai media turchi, c'è anche una toccante dichiarazione.
“Avremmo tanto voluto che Julia condividesse con noi il suo dolore, perché nella vita come nello sport — si legge — qualsiasi ostacolo diventa più facile da superare se lo si affronta assieme, come una squadra. Non riusciamo a farcene una ragione: nulla ha mai anche solo lasciato presagire che una cosa del genere potesse accadere, altrimenti saremmo intervenute per tempo, sostenendoci come siamo abituate a fare ogni qualvolta qualcuna di noi si dovesse trovare in difficoltà”. Poi il messaggio continua: “È scontato quanto vero dire oggi che siamo distrutte e che non c’è minuto in cui ognuna di noi non si chieda il perché di quanto accaduto o non ripensi a come le cose sarebbero potute andare diversamente, se solo si fosse confidata con noi. Siamo consapevoli che dovremo fare i conti per tutta la vita con questa tragedia, come siamo consapevoli che dovremo affrontare la mancanza di Julia ogni giorno. Chiediamo a tutti di rispettare il nostro stato d’animo: a Istanbul abbiamo perso una di noi, una ragazza giovanissima che condivideva con noi obiettivi, sogni, passioni. Non ci sono parole per descrivere quello che stiamo provando e non c’è nulla che possa lenire il nostro dolore, lo stesso che sta provando la sua famiglia e che stanno affrontando tutti coloro, ed erano tanti, che a Julia volevano bene”.
A Istanbul, ieri, è arrivata anche la famiglia della ragazza, che ha successivamente fatto ritorno a Milano. La madre di Ituma ha detto a La Repubblica di non credere a un gesto estremo e voleva vedere "con i propri occhi cosa è successo".