CRONACA
Come stanno gli svizzeri? Scoppiano di salute. E sono anche felici
Secondo l’l'Ufficio Federale di Statistica, le condizioni degli elvetici sono migliori di qualsiasi altra popolazione europea. A influire in modo importante, però, sono le condizioni economiche e il grado di istruzione
Archivio TiPress

BERNA - Come stanno gli svizzeri? A loro detta, molto bene, meglio di qualsiasi altra popolazione europea. Lo dice l'Ufficio Federale di Statistica, rendendo noti i risultati di una indagine sui redditi e sulle condizioni di vita. A influire in modo importante, però, sono le condizioni economiche e il grado di istruzione. 

Tre svizzeri su quattro dicono di essere quasi sempre felici e di sentirsi bene. Solo il 3,9% degli interpellati giudica scarso il proprio stato di salute, mentre in Europa sono in media l'8,8%.

Ci sono però rapporti tra salute e reddito. Si legge nel comunicato dell'UST: "L'8,4% delle persone appartenenti alla classe di reddito più bassa (il 20% inferiore della distribuzione dei redditi) ha valutato il proprio stato di salute come scarso o molto scarso. La stessa valutazione è stata data solo dall'1,2% delle persone appartenenti alla classe di reddito più elevata (il 20% superiore della distribuzione dei redditi). Questa differenza tra le persone appartenenti alla classe di reddito superiore e quelle appartenenti alla classe inferiore si osserva in tutti i Paesi d'Europa. In Germania e in Francia, ad esempio, le persone appartenenti al quintile dei redditi più bassi ad aver valutato il loro stato di salute come scarso o molto scarso sono state rispettivamente il 20,0 e il 14,4%, mentre nel quintile più alto tali quote sono state solo rispettivamente del 5,4 e del 3,9%".

Anche il livello di formazione ha una influenza sulla salute autovalutata: "In Svizzera si osservano differenze nello stato di salute autovalutato a seconda del livello di formazione, del reddito e della povertà reddituale. L'impatto degli svantaggi sociali si accentuano con l'aumentare dell'età. Ad esempio, le persone dai 50 anni in su senza formazione postobbligatoria valutano il loro stato di salute come scarso o molto scarso due volte più spesso rispetto alle persone con un titolo di livello secondario II (il 12,1 contro il 5,9%). Rispetto alle persone con un titolo di livello terziario (3,2%), quelle senza formazione postobbligatoria sono quasi quattro volte più colpite. Sempre tra le persone dai 50 anni in su, poi, quelle di nazionalità straniera hanno valutato il loro stato di salute come scarso o molto scarso nettamente più spesso di quelle di nazionalità svizzera (l'11,1 contro il 4,7%)". 

Insomma, per stare bene bisogna guadagnare bene e avere una buona istruzione! Il grado di formazione ha un rapporto diretto, parrebbe, anche con il sovrappeso e le problematiche connesse: "Il livello di formazione ha un forte impatto sulla quota di persone in sovrappeso od obese. Le persone senza formazione postobbligatoria (17,5%) sono due volte più colpite dall'obesità rispetto a quelle con una formazione di livello terziario (9,0%). Altri svantaggi sociali hanno invece un impatto minimo sul peso corporeo".

Tornando ai risultati, il sondaggio verte anche sulla condizione psichica. "Il 73,4% della popolazione della Svizzera ha dichiarato di essersi sentito felice per la maggior parte del tempo o sempre durante le quattro settimane precedenti l'indagine. La quota di persone che hanno dichiarato di sentirsi scoraggiate o depresse per la maggior parte del tempo o sempre è del 5,9% e diminuisce all'aumentare del livello di formazione e del reddito". Infine, "sovrappeso od obesità, stato di salute autovalutato e salute mentale sono strettamente correlate. Le persone affette da obesità hanno valutato il loro stato di salute nettamente più spesso come scarso o molto scarso rispetto alle persone di peso normale (il 10,1 contro il 2,6%). Hanno inoltre indicato di sentirsi per la maggior parte del tempo o sempre felici meno spesso rispetto alle persone di peso normale (il 69,2 contro il 75,6%)". 

 

 

 

 

 

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

SALUTE E SANITÀ

Quanti sono i morti per vaccino? Versioni divergenti tra UST e Swissmedic

MEDICI IN PRIMA LINEA

Premi alle stelle e tempi biblici della politica, la ricetta di Franco Denti: "Un sussidio federale"

SALUTE E SANITÀ

Stress sul lavoro, lo vive il 23% degli svizzeri. E il 45% è esposto a rischi fisici

POLITICA E POTERE

I salari bassi, le statistiche fuorvianti, i frontalieri e l'escalation delle tasse

In Vetrina

LETTURE

Francesco Lepori: “Mafiadigitale.ch”

18 FEBBRAIO 2025
EVENTI & SPETTACOLI

Torna l’ATP Challenger Città di Lugano. Ars Medica Centro dello Sport è ancora Medical Partner

18 FEBBRAIO 2025
LETTURE

Martistella Polli: “Destinazione Amore”

11 FEBBRAIO 2025
ENERGIA

AIL, Tijana Catenazzi direttrice dell’area Persone e Futuro

07 FEBBRAIO 2025
LETTURE

François Hainard: “Il vento e il silenzio”. Romeo e Giulietta nella Brévine

04 FEBBRAIO 2025
OLTRE L'ECONOMIA

"L'impegno dell'economia per la società"

31 GENNAIO 2025
LiberaTV+

LISCIO E MACCHIATO

La lettera di Quadri e Verda Chiocchetti: "Colpevoli di femminilità"

19 FEBBRAIO 2025
POLITICA E POTERE

I "no" di Zali, i radar di Gobbi e l'UDC. Tre domande a Daniele Piccaluga

15 FEBBRAIO 2025
SECONDO ME

Marchesi: "Trump smaschera l'illusione occidentale: la Svizzera paga il prezzo di scelte miopi"

17 FEBBRAIO 2025