CRONACA
Delitto di Aurigeno, "venga fatta giustizia. Quel bastardo mi ha cresciuto a calci e pugni"
Sui social parla uno dei figli della compagna del 41enne ucciso a colpi di pistola: “Mia madre non si merita tutto ciò”

AURIGENO – “È brutto da dire, ma era mio patrigno. Mi ha cresciuto lui e mai avrei pensato che avrebbe ucciso una persona che si è innamorata di mia madre. Non è mio padre di sangue, mi ha cresciuto ma questo non lo giustifica”. Il figliastro del 42enne che ieri ha sparato uccidendo il custode del centro scolastico di Aurigeno rompe il silenzio sui social e lo fa sfogando tutta la rabbia.

“Io dico solo una cosa – scrive -. Non ridete per quanto accaduto, che il signore morto era un mio carissimo familiare. La vicenda è successa nella mia famiglia e in questo momento mia madre è più distrutta che mai. Non voglio chiedere supporto qua, ma vorrei che almeno venga fatta giustizia. Una persona per 10 mesi ha minacciato interrottamente e la polizia non ha mai fatto nulla, fino a ieri. Ma ormai è tardi perché questa persona è morta e quel bastardo è soddisfatto pur essendo in cella”.

E ancora: “Mia madre è nel divano distrutta, non parla, non mangia, non si muove e continua a piangere. A me non mi sembra che sta povera donna si sia meritato tutto ciò. Soprattutto perché erano divorziati e lei può fare quello che vuole”. Tornando a parlare del killer, il giovane racconta: “Mi ha comunque cresciuto con calci e pugni, una persona che ti comprava le cose e poi te le spaccava. Una persona che ti caccia fuori di casa. Questo non può essere un padre. Questo, per me, è non aver mai voluto accettare me e mio fratello, che non siamo figli suoi. Era giusto per spiegare un po’ a tutti chi è quel bastardo”.

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