Il filosofo ed ex sindaco di Venezia, da tifoso rossonero, se la prende con Gerry Cardinale per la rottura con il direttore sportivo
MILANO - “Licenziare Paolo Maldini è una follia vera e propria, dopo aver vinto uno scudetto e fatto un grande cammino in Champions. Io sono nato con Cesare Maldini e poi ho avuto Paolo come mito. Se uno pensa al Milan pensa a Rivera, Maldini e Baresi”. Il filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari, da tifoso rossonero, se la prende con Gerry Cardinale per la rottura con il direttore sportivo che ha scatenato una bufera in casa Milan e una ridda di critiche da parte dei tifosi.
“Il Milan oggi è una squadretta – ha detto Cacciari intervistato su Rai Radio1 a Un Giorno da Pecora -. Non è da Champions, così come non lo è la Roma. Forse invece lo sono l’Inter e il Napoli”. E quando i conduttori gli hanno chiesto come si muoverebbe nel prossimo calciomercato ha aggiunto: “Innanzitutto Theo Hernandez e Leao vanno tenuti e serve un grande nome in difesa”.
Ma oggi chi sta peggio tra il Milan e il Partito democratico? A differenza del Milan, ha risposto il filosofo, “nel Pd non viene mai licenziato nessuno, il gruppo dirigente vecchio andrebbe allontanato, visto che è totalmente corresponsabile della situazione del Pd. Elly Schlein dovrebbe farli ritornare alle rispettive dimore, invece si preoccupa di non scontentarli…”.
Infine, una battuta scherzosa sulle collocazioni politiche di Zlatan Ibrahimovic, che secondo Cacciari è “assolutamente di sinistra, è un provocatore come dovrebbe esser uno di sinistra, mentre Maldini mi sembra un moderato”