CRONACA
"Centenaria eppure più viva che mai". La Vigezzina-Centovalli festeggia un secolo
Il direttore dell'UFT: “Il treno, poco inquinante e capace di trasportare un gran numero di persone e merci alla volta, è un elemento cruciale per promuovere la decarbonizzazione e garantire la sicurezza di approvvigionamento del nostro Paese”

LOCARNO - La Ferrovia Vigezzina–Centovalli compie 100 anni! L’inaugurazione dello storico treno che collega Locarno a Domodossola è avvenuta in effetti il 25 novembre del 1923. L’importante ricorrenza è stata sottolineata esattamente a 100 anni dall’inaugurazione ufficiale con un evento celebrativo svoltosi al Palacinema di Locarno alla presenza di molti ospiti, tra i quali rappresentanti della politica, delle istituzioni, dell’economia e del turismo. Nel corso della serata è stato svelato il calendario degli eventi e delle iniziative che si protrarranno fino a novembre 2024 per celebrare il primo secolo di vita della linea ferroviaria.

L’importanza delle visioni, dello spirito di collaborazione e dell’ingegnosità: è stato questo il fil rouge dei vari discorsi che si sono susseguiti nel corso della serata presentata da Christa Rigozzi e con la partecipazione degli artisti dell’Accademia Teatro Dimitri. Peter Füglistaler, direttore dell’Ufficio federale dei trasporti (UFT), ha focalizzato il suo intervento sull’unicità delle circostanze che hanno determinato la nascita della Ferrovia. “Al cuore di questa storia c'è una convenzione conclusa tra la Svizzera e l’Italia nel 1918, ossia nel momento in cui l’Europa si apprestava finalmente a porre termine alla Prima guerra mondiale. Invece di ripiegarsi su sé stessi, i nostri due Paesi hanno scelto di costruire ponti, in senso proprio e figurato”. Il direttore dell’UFT ha poi sottolineato l’importanza della rotaia e del suo potenziamento anche nelle regioni periferiche. “Il treno, poco inquinante e capace di trasportare un gran numero di persone e merci alla volta, è un elemento cruciale per promuovere la decarbonizzazione e garantire la sicurezza di approvvigionamento del nostro Paese”.

Presente all’evento anche il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali che ha parlato del ruolo della Vigezzina-Centovalli nel contesto del sistema ferroviario regionale ticinese e transfrontaliero. “Un ruolo strategico confermato dagli interventi di potenziamento del materiale rotabile che verranno effettuati nel corso dei prossimi due anni da parte del Cantone e della Confederazione. Verranno infatti introdotti otto nuovi treni, compatibili anche con le esigenze delle persone disabili. L’investimento complessivo è stimato in circa 94 milioni di franchi. Una cifra consistente che attesta il riconoscimento del valore e del suo contributo a livello ticinese e transfrontaliero”.

Dal canto suo il sindaco di Locarno Alain Scherrer ha sottolineato l’importanza della Ferrovia non solo dal punto di vista economico e turistico, ma anche da quello umano. “La Centovallina e i suoi attori con alla testa il sindaco di Locarno Francesco Balli hanno costantemente saputo resistere, rinnovarsi ed evolvere. C’è un aneddoto storico che mi ha davvero toccato nel profondo. Ricordo infatti che Giovan Battista Rusca, durante la Seconda guerra mondiale scese in Ossola e grazie al treno portò in salvo allo stadio Lido di Locarno centinaia di bambini della regione, in un’azione ai limiti della legalità”.

La Vigezzina-Centovalli è un treno, si. Ma è anche, e soprattutto, un mezzo di trasporto che cela una storia incredibile di visioni e di persone, con elementi quasi “fiabeschi”. Lo ha evidenziato il direttore delle FART Claudio Blotti: “In cento anni sui vagoni e lungo i binari si sono intrecciate le storie e le vite di contadini, pastori, emigrati, contrabbandieri, rifugiati, pellegrini. Ma anche di artisti, acrobati, attori, scrittori internazionali. Parliamo di un mezzo di trasporto che ha attraversato due guerre mondiali, intemperie, frane, alluvioni e crisi finanziarie. Il risultato? La Vigezzina-Centovalli è qui, oggi. Centenaria, ma più viva che mai”. Gli ha fatto eco Michele Ferroglio, Presidente del Consiglio di Amministrazione SSIF: “Il progetto di gestione della ferrovia continua ancora oggi connotato da un forte spirito di collaborazione, condivisione e unione territoriale, con l’obiettivo di creare e mantenere un servizio di interesse pubblico ed economico essenziale per i territori di straordinaria bellezza che il treno attraversa”.

Nel corso della serata il presidente delle FART Paolo Caroni ha presentato il calendario degli eventi e delle iniziative che si protrarranno fino alla fine del prossimo anno. Oltre al francobollo commemorativo (disponibile presso tutte le filiali della Posta e alla Biglietteria FART) e al libro “100 anni di Centovallina”, uno dei punti forti sarà la presenza, per tutto il 2024, di uno spazio espositivo riservato al centenario al Museo dei Trasporti di Lucerna, il più visitato della Svizzera. C’è grande attesa anche per la presentazione di un modellino di parte della linea e del treno storico alla Swissminiatur di Melide prevista il 25 marzo 2024 a cui seguirà in tardo autunno la presentazione del modellino dei nuovi treni Stadler. Molti altri gli eventi in programma: dalla presenza di uno stand ai principali eventi della regione e della Svizzera alla caccia al tesoro in collaborazione con Rete Tre, dalle porte aperte presso le FART fino allo speciale Treno del Gusto. Paolo Caroni ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è quello di approfittare di questo anniversario per promuovere l’immagine della Ferrovia sfruttando vari canali, da quelli tradizionali fino a quelli digitali. Gli eventi aperti a tutta la popolazione hanno lo scopo di ricordare e rafforzare il legame che unisce tutti i ticinesi, e i nostri connazionali, alla ferrovia Vigezzina-Centovalli”.

Il compito di presentare, in chiave nuova, le vicende legate alla Vigezzina-Centovalli è stato affidato a quattro autori ticinesi che ne hanno raccontato le sfaccettature da diverse prospettive: dalla storia politica e istituzionale di Nicola Pini a quella sociale di Mattia Dellagana, dallo sguardo architettonico e paesaggistico di Matteo Inches al racconto in chiave turistica di Cecilia Brenni.

Il risultato? Un bel cofanetto con un libro suddiviso in quattro fascicoli all’interno dei quali - grazie alla collaborazione con l’agenzia creativa Variante – testi, immagini, grafica e risorse multimediali dialogano per offrire al lettore un’esperienza nuova e immersiva.

Il libro (edizioni Salvioni) è acquistabile da subito nelle librerie. Sul portale fartiamo.ch/100 è consultabile il calendario degli eventi e una sezione sulla storia della Vigezzina-Centovalli.

 

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