Il figlio della coppia, un 60enne disoccupato, è stato ricoverato in Psichiatria a Sondrio ed è accusato di occultamento di cadavere e abbandono di incapace
APRICA (SONDRIO) - Un 60enne disoccupato teneva l’anziana madre morta in casa da settimane, mentre il padre era agonizzante, in grave stato di denutrizione e con un’infezione a una gamba. È accaduto in un appartamento di Aprica, in Valtellina, dove lo scorso venerdì sono intervenuti i Carabinieri, allertati dai vicini a causa di odori sospetti nel condominio.
L’uomo, che badava agli anziani genitori e viveva della loro pensione, ha tentato di dissuadere i militari dal varcare la soglia: “Non c’è bisogno che entriate. È tutto a posto. La mamma e il papà stanno bene, sono a letto”. I Carabinieri, tuttavia, non si sono lasciati convincere e sono entrati lo stesso. A quel punto, la macabra scoperta. La madre, 91 anni, giaceva distesa sul letto con un lenzuolo a coprire il volto, morta da almeno due settimane. Accanto a lei il marito, 89 anni, vivo ma in gravissimo stato di denutrizione, incapace di parlare e con una gamba incancrenita. Il figlio in salotto con la televisione accesa. “Papà non voleva che chiamassi qualcuno”, ha provato a giustificarsi il 60enne.
“Una scena da film horror”, hanno raccontato i soccorritori intervenuti nel trilocale situato a pochi passi dal centro di Aprica e ora posto sotto sequestro. Secondo le prime informazioni, la famiglia si era trasferita da Verona durante la pandemia, e lì, in quella che un tempo era una casa di vacanza, era rimasta anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria.
I vicini hanno ricordato di non vedere la famiglia da settimane. Il figlio usciva di rado - raccontano - solo per piccole spese. Da anni non tornavano a Verona, dove avevano solo una cugina e una zia come parenti.
La Procura della Repubblica di Sondrio sta ora investigando sull'accaduto e ha disposto l'autopsia sul corpo dell’anziana, mentre il marito è stato ricoverato in ospedale. Il figlio della coppia, intanto, è stato anch’egli ricoverato nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Sondrio, accusato di occultamento di cadavere e abbandono di incapace.