CRONACA
Polemiche dopo il documentario della RSI sul "supervulcano che minaccia l'Europa". "Montato ad arte per creare allarmismo"
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: "Informazioni non basate sui dati e che ignorano tutte le importanti attività scientifiche"

NAPOLI/TICINO – Ha fatto discutere e scaturito un dibattito piuttosto acceso in Italia il documentario della RSI andato in onda a Falò dal titolo "Napoli, il supervulcano che minaccia l'Europa". Non il Vesuvio, ma i Campi Flegrei. Un'eventuale eruzione del vulcano da quaranta crateri - si legge nella descrizione del documentario - potrebbe avere conseguenze devastanti per l'intera Europa. Il tema, dopo la messa in onda, ha occupato per giorni le pagine dei giornali. 

Nel filmato sono presenti delle ricostruzioni apocalittiche con il centro di Napoli completamente ricoperto di cenere. A destare preoccupazione anche alcune dichiarazioni di scienziati ed esperti intervistati dalla RSI. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha risposto al documentario ticinese con un comunicato stampa sul proprio sito. 

"Risulta - si legge - dissonante quanto si può osservare in alcuni articoli di stampa che rilanciano un documentario della tv svizzera su catastrofici effetti di una futura eruzione ai Campi Flegrei. Si tratta di un'informazione non basata su dati e che ignora completamente tutte le importanti attività scientifiche e di pianificazione che hanno visto, e ancora vedono, scienziati e protezione civile lavorare fianco a fianco per gestire al meglio delle conoscenze la pericolosità vulcanica e il relativo rischio di una delle aree più antropizzate al mondo".

E ancora: “Sviluppare un racconto che mette insieme quanto avvenuto nelle due più devastanti eruzioni che hanno sconvolto i Campi Flegrei con quanto sta avvenendo in questa fase bradisismica è solo un esercizio di sfoggio di grandi effetti speciali per chi realizza documentari, e una cancellazione di anni e anni di condivisione di dati e informazioni da parte di chi ne scrive enfatizzando l’allarmismo. Tutto ciò non ha alcun senso scientifico e, soprattutto, è un’informazione dannosa che sfrutta il sensazionalismo e raccoglie l’attenzione dello spettatore-lettore terrorizzandolo".

Un vero e proprio attacco alla TV pubblica svizzera. "Nessuna delle eruzioni avvenute nell'area dei Campi Flegrei durante gli ultimi 15mila anni si avvicina, nemmeno lontanamente, allo scenario che è stato rappresentato nel documentario". Il noto canale Geopop ha intervistato il presidente dell'INGV Carlo Doglioni. "Le immagini svizzere sono montate ad arte per fare sensazionalismo e allarmismo. Il nostro rapporto con i media è sempre stato trasparente, ma quando veniamo traditi ci infastidisce". 

Il video pubblicato dalla RSI su Youtube è stato nel frattempo cancellato. 

 

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