I consiglieri comunali del Centro Barbara Angelini Piva e Simone Beltrame hanno posto una raffica di domande al Municipio
LOCARNO - Il titolo dell’interrogazione presentata oggi al Municipio di Locarno dai consiglieri comunali del Centro Barbara Angelini Piva e Simone Beltrame (firmata da altri 9 consiglieri di Centro, PLR e Lega-UDC) è inquietante: “Alimentari non conformi alla perfette regole dell’arte a Nido comunale dell’infanzia”. I due interpellanti premettono che “lo scopo del presente atto è quello di tranquillizzare i genitori e gli altri utenti del nostro nido dell’infanzia e riportare un po’ di serenità”.
E scrivono: “Ci sono pervenute alcune voci da parte di genitori che ci hanno manifestato la loro preoccupazione in merito alla mancata freschezza di alcuni alimenti destinati al pasto dei loro bambini. Si tratta di dubbi puntuali inerenti in particolare alimentari scaduti e/o non correttamente surgelati prima di essere destinati ai pasti. Facciamo nostra la preoccupazione dei genitori che è pure riservata alla (sembra) prolungata assenza per malattia della responsabile”.
Seguono le domande (a raffica) al Municipio. Eccole
è a conoscenza che taluni pasti e pappe distribuiti ai piccoli ospiti sono stati preparati con materie prime avariate e/o scadute e quindi non conformi alle normative di igiene?
In caso di risposta affermativa, quali sono le motivazioni?
Sempre in caso di risposta affermativa, il Municipio ha posto rimedio alla situazione o, se non l’avesse ancora fatto, come intende celermente rimediare?
La refezione del nido dell’infanzia soddisfa le norme igienico-sanitarie in vigore e le disposizioni in materia alimentare impartite dal DECS?
Chi ne verifica l’osservanza?
Sarebbe ipotizzabile inserire la gestione della cucina del nido in quella centralizzata delle scuole (ad esclusione del settore neonatale)?
L’Ispettorato cantonale delle derrate alimentari effettua controlli anche nei nidi?
Se sì, quando è stato effettuato l’ultimo controllo?
E’ stata rilevata la conformità del campione di alimenti prelevato?
Sono state rilevata non conformità?
Sono state fatte osservazioni?
Se sono state rilevate mancanze, le stesse sono state sanate?
Se no, perché?
Corrisponde al vero che si è in presenza di un’assenza prolungata per malattia della responsabile?
Chi ne fa le veci durante l’assenza?
Infine, ma non da ultimo, corrisponde al vero che si è presentato almeno un caso di scabbia?
In caso affermativo, le famiglie degli altri utenti sono state informate?
Sebbene, la scabbia non rappresenti un problema di salute pubblica, secondo le raccomandazioni del Medico cantonale del 1. ottobre 2023 si rileva che “per le strutture d’accoglienza diurne collettive che raccolgono i bambini della fascia d’età prescolare (es. asilo nido) e le colonie, vi è l’esclusione della persona ammalata fino a 24 ore dopo aver iniziato il trattamento specifico”.