La ministra del Turismo italiana aveva trovato un compratore in Ticino, ma la FINMA vuole vederci chiaro congelando ogni transazione
LUGANO – Una vicenda intricata, tra giustizia italiana e autorità svizzere, che ora si fa ancora più complicata. La ministra del Turismo Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio per concorso in falso in bilancio, in un'inchiesta che coinvolge altre quindici persone, tra cui il marito. L'accusa? Aver fornito informazioni incomplete o infondate ai soci di minoranza di Visibilia, la società da lei guidata fino alla nomina ministeriale, sui conti tra il 2016 e il 2022.
Il caso, partito dalla Procura di Milano, si è aggravato con il fallimento di Visibilia Editore, mentre un altro filone dell'inchiesta riguarda direttamente la ministra. Ma il capitolo più recente della vicenda - riporta il Fatto Quotidiano - si gioca in Svizzera, dove Santanchè aveva trovato un compratore per la società: la Wip Finance, fiduciaria con sede a Paradiso.
L’accordo preliminare, firmato a fine 2024, prevedeva che entro il 31 marzo la Wip Finance acquisisse il 75% di Visibilia per una cifra vicina ai 3 milioni di euro. Un primo acconto era già stato versato e proprio oggi Santanchè avrebbe dovuto ricevere 2 milioni di euro. Ma qui arriva il colpo di scena: la FINMA ha bloccato tutto.
Secondo quanto riportato dal quotidiano, l'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari svizzera ha aperto un’inchiesta sulla fiduciaria di Paradiso, congelando ogni transazione e mettendo l’azienda sotto il controllo dell’avvocato luganese Francesco Naeff, nominato direttamente dalla FINMA il 18 marzo. Tradotto: i dirigenti della società non possono più muovere un franco senza il via libera del legale.
Ma non è tutto. Il socio di minoranza di Visibilia – lo stesso che aveva fatto partire l’inchiesta italiana con le sue denunce – ha annunciato di aver presentato un esposto per riciclaggio alla magistratura di Lugano. Allo stato attuale, non è chiaro se la decisione della FINMA sia dovuta alle recenti inchieste.