Con Bruno Cereghetti parliamo anche del no della Lega al consuntivo, delle critiche alla linea del PS e della zuffa tra la polizia e Thomas Aeschi a Palazzo federale
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Bruno Cereghetti è ospite della penultima puntata stagionale di Liscio e Macchiato. Commentiamo con lui l’analisi di liberatv sugli aspetti giuridici che hanno indotto il procuratore generale Andrea Pagani a optare per il rinvio a giudizio dei due poliziotti che hanno gestito l’incidente nel quale è stato coinvolto il ministro Norman Gobbi. E la decisione del Governo si soprassedere, per ora, al suo reintegro alla conduzione politica della Polizia.
Dal fronte Lega arriva un provvisorio no all’approvazione del consuntivo del Cantone. Ne parla il Corriere del Ticino, che intervista il capogruppo Boris Bignasca.
L’editoriale della Regione, firmato da Jacopo Scarinci, analizza invece con toni critici la linea politica del Partito socialista.
Con Cereghetti parliamo anche del post del ministro Raffaele De Rosa sui premi di cassa malati: "I ticinesi non sono barbabietole!".
Ci spostiamo a Berna, con la scena della zuffa a Palazzo federale tra il capogruppo UDC Thomas Aeschi a Palazzo federale e due agenti della Polizia federale in occasione della visita del presidente del Parlamento ucraino. E a proposito di Ucraina, il Consiglio degli Stati ha approvato un giro di vite sulla concessione dei “permessi S”.
In chiusura, un ricordo di Giovanni Casella, morto a 75 anni, che fu compagno di scuola e commilitone di Cereghetti. Il nostro ospite racconta anche l’ultima telefonata con Casella, un paio di settimane fa, nella quale gli disse che la sua vita stava per volgere al termine.