BELLINZONA – La notizia, puntuale, è arrivata un paio di giorni fa. Anche quest'anno ci sarà un aumento dei premi di cassa malati. Un aumento consistente nell'ordine del 3-4%. L'ufficializzazione arriverà dalla Confederazione in autunno, quando Berna farà le sue scelte e conosceremo con precisione l'aumento per i singoli Cantoni. Ma l'indicazione dell'aumento fornito dalla direttrice di Santésuisse, quel 3-4%, è assolutamente attendibile, come ci conferma il presidente dell'Ordine dei medici Franco Denti. "Come vado dicendo ormai da un po' - dice denti - ci sarà un aumento di almeno 4%. Secondo me aumenteranno di più le complementari. L'aspetto ridicolo è che la causa di questi aumenti è dovuta in gran parte allo spostamento dei costi dellla degenza ospedaliera all'ambulatoriale, voluto in primis dagli stessi assicuratori e dalla Confederazione"."In Ticino – sentenzia il presidente dei medici e deputato dei Verdi - continueremo a pagare di più di quello che dovremmo pagare. Inoltre abbiamo un sistema di finanziamento dei sussidi che il Consiglio di Stato non vuole rivedere, che è farraginoso, complesso, per cui quasi 100'000 ticinesi che ne beneficiano non sapranno fino all'ultimo momento se ne avranno diritto e a quanto". Quella dei premi di cassa malati sembra ormai una battaglia contro i mulini a vento per il nostro Cantone. Ogni volta si strepita, ci si batte, si fanno anche proposte concrete, ma nulla cambia: i premi crescono sempre. "Ma non bisogna arrendersi!", esclama Denti. "Al contrario dobbiamo continuare a lottare affinché il Ticino paghi dei premi giusti. La stessa battaglia la stanno facendo Ginevra e Vaud. Purtroppo ancora troppo pochi sono i politici ticcinesi e i deputati a Berna che hanno cuore questo tema. Spero che questo nuovo salasso faccia tirar fuori dal cassetto la proposta di una cassa malati pubblica intercantonale da realizzare proprio con i Cantoni romandi".Intanto sulla vicenda si esprime anche il ministro della sanità Paolo Beltraminelli: "Ogni volta che si prospettano aumenti dei premi delle casse malati, non importa se a livello svizzero o ticinese, quindi tutti gli anni, la colpa è del direttore del DSS. Neppure cercando di spiegare che l'aumento dei premi è dovuto in gran parte all'aumento dei costi sanitari, in primo luogo per l'invecchiamento della popolazione e in secondo luogo a causa dell'esplosione dei costi ambulatoriali, contro i quali il Ticino si è battuto in prima linea ed ha ottenuto la reintroduzione della moratoria sull'apertura degli studi medici, si riesce a far cambiare idea. Essere riusciti ad ottenere 90 milioni in tre anni di ritorno direttamente al cittadino ticinese (ca. 83 franchi a testa nel 2015,16 e 17), contro l'opinione iniziale del consiglio degli Stati e delle casse malati è stato quasi controproducente, quando negli altri cantoni vi è stata soddisfazione. Sono certo che non vi è nulla di personale ma una grande insoddisfazione generale nei ticinesi che non può che preoccupare. Anche quest'anno mi batterò per limitare al massimo l'aumento dei premi portando tutti gli argomenti a nostra disposizione, ma non illudiamoci, con un'offerta così ampia, seppur di qualità, nel campo sanitario e con i bisogni in costante aumento non prevedo a breve inversioni di tendenza significativi".