POLITICA E POTERE
L’appello di Martinetti alla politica: “Basta con i piagnistei: questo Cantone non è alla canna del gas come lo descrivono certi politici”
Il neopresidente della Camera di Commercio suona la carica della positività: “Guardare il bicchiere mezzo pieno aiuta ad affrontare i problemi quando si presentano davvero. Ma gli imprenditori devono dimostrare responsabilità sociale”

LUGANO –Glauco Martinetti inizia il suo mandato suonando la carica della positività: “Basta con questi piagnistei: il nostro cantone non è alla canna del gas come lo descrivono certi politici”, esordisce infatti il nuovo presidente della Camera di Commercio ticinese nell’intervista a Il Caffè.

Nel Ticino dei “post” (post 9 febbraio, abbandono cambio fisso e… post IRE), Martinetti invita a “considerare i problemi per quelli che sono”. Basta, insomma, “dipingere la realtà peggio di quella che è. Per questo chiedo ai politici di smetterla con queste visioni negative”.

Bisogna “riconquistare la fiducia nel Ticino che fa, che produce, che lavora”, aggiunge ricordando che guardare il bicchiere mezzo pieno “aiuta anche ad affrontare i problemi quando si presentano davvero. Non serve gridare al lupo al lupo. Finisce che non ci crede più nessuno”.

L’ottimismo dell’imprenditore si concentra quindi sul rapporto Baranzini (vedi suggeriti) che vede il Ticino “oltre la metà del guado”. “Certo – commenta ancora al domenicale – non possiamo dire che tutto è rosa. Ma i fondamentali della nostra economia sono solidi. Abbiamo creato posti di lavoro, l'esportazione ha assorbito la mazzata del 15 gennaio. L'economia sta funzionando...”. I problemi, ammette, ci sono (la grande distribuzione soffre, i salari mediani sono più bassi), “ma siamo oltre la metà del guado”.

E per questo Martinetti si rivolge ai politici e chiede loro una tregua: “basta parlarsi addosso. Basta negatività”. Per il neo presidente questo è il momento della concretezza, di parlare di progetti. “La politica deve affrontare i problemi con i professionisti, le associazioni di categoria, le organizzazioni imprenditoriali. Deve iniziare ad ascoltare il Paese, per poter operare delle scelte sicure per il futuro”.

Ma Martinetti ne ha anche per il mondo economico, che deve fare la sua parte e “dimostrare responsabilità sociale”. Gli imprenditori, conclude, “non possono ricercare manodopera nel nord Italia a 1500 franchi al mese. E chi viene a fare impresa in Ticino, godendo dell'efficienza del nostro sistema, non può approfittarsene. Deve essere responsabile, al pari del cittadino, che deve fare la sua parte. Che deve reagire a quella negatività trasmessa dalla politica che fa perdere fiducia, progettualità, voglia di fare, responsabilità civile”.

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