POLITICA E POTERE
Giorgio Giudici spiazza tutti sui "Molinari": "Attenti a usare i muscoli con loro. Se non ci sono alternative meglio lasciarli all'ex Macello. Tutto il resto è campagna elettorale"
L'ex sindaco di Lugano: "Ce li ritrovammo in città per colpa del Governo di allora"

LUGANO - Quando “i Molinari” vennero sfrattati dal Maglio, sul Piano della Stampa, in territorio di Canobbio, “ce li siamo ritrovati in città, e occorreva trovare una soluzione. Il problema venne creato dal Consiglio di Stato di allora, con lo sgombero che non avrebbe dovuto eseguire senza una soluzione alternativa”.
L’ex sindaco Giorgio Giudici, dice la sua sul Centro sociale, intervenendo, con un’intervista a LaRegione, in un momento delicato nei rapporti con il Municipio, in particolare dopo lo “scontro” con la polizia avvenuto qualche notte fa fuori dall’ex Macello (leggi qui).

Giudici spiega che la soluzione di assegnare agli autogestiti l’ex Macello fu voluta da lui stesso “assieme ai colleghi di Municipio Giuliano Bignasca e Giovanni Cansani. La soluzione ha consentito di calmare le acque di una situazione che stava diventando molto critica e che è andata bene finora”.

Ora, secondo l’ex sindaco, lasciare il Centro sociale dove si trova “é solo una questione di opportunità. Se non la si vuole concedere, occorrerà accettarne le conseguenze. Bisogna essere realisti. Perciò dico: fate attenzione a usare i muscoli con loro. Se alternative concrete non ci sono è meglio lasciarli lì dove sono perché rappresentano il minore dei mali. Tutto il resto è campagna elettorale, ma non è proprio l’argomento idoneo”.

Il problema “non è prioritario, come non era prioritario per il Municipio che conducevo. Chiaro che ogni tanto bisognava intervenire all’ex macello perché loro assumono atteggiamenti che non piacciono alla collettività. E che succedono episodi che lasciano sgomenti ma dimostrano anche la loro fragilità”. 
In ogni caso, secondo Giudici, Il Molino è una realtà con cui bisogna trattare e che ha diritto di cittadinanza a Lugano. “Sono tanti i giovani che lo frequentano. Significa che c’è un interesse per l’offerta proposta”.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
In Vetrina

LETTURE

Francesco Lepori: “Mafiadigitale.ch”

18 FEBBRAIO 2025
EVENTI & SPETTACOLI

Torna l’ATP Challenger Città di Lugano. Ars Medica Centro dello Sport è ancora Medical Partner

18 FEBBRAIO 2025
LETTURE

Martistella Polli: “Destinazione Amore”

11 FEBBRAIO 2025
ENERGIA

AIL, Tijana Catenazzi direttrice dell’area Persone e Futuro

07 FEBBRAIO 2025
LETTURE

François Hainard: “Il vento e il silenzio”. Romeo e Giulietta nella Brévine

04 FEBBRAIO 2025
OLTRE L'ECONOMIA

"L'impegno dell'economia per la società"

31 GENNAIO 2025
LiberaTV+

LISCIO E MACCHIATO

La lettera di Quadri e Verda Chiocchetti: "Colpevoli di femminilità"

19 FEBBRAIO 2025
POLITICA E POTERE

I "no" di Zali, i radar di Gobbi e l'UDC. Tre domande a Daniele Piccaluga

15 FEBBRAIO 2025
SECONDO ME

Marchesi: "Trump smaschera l'illusione occidentale: la Svizzera paga il prezzo di scelte miopi"

17 FEBBRAIO 2025