Il sindaco: "Abbiamo preso seriamente in mano la questione non appena ci è stata sottoposta dal capodicastero"
LOCARNO - Dietro lo stringato comunicato stampa diramato l’altro giorno dal Municipio di Locarno sulla situazione critica in cui si trova la casa per anziani San Carlo, si celava una realtà ben più grave: la decisione, presa dal Municipio stesso sulla base di un “audit” esterno, di licenziare il direttore dei Servizi sociali del Comune, Giuseppe Mordasini, e la direttrice dell’istituto. In burocratese si dice: "ai due è stato prospettato il licenziamento". E il bubbone esplode in piena campagna elettorale.
La questione, trattata finora con discrezione, considerata la delicatezza del caso, e le procedure burocratiche che regolano i rapporti di lavoro negli enti pubblici, è emersa nei giorni scorsi nella commissione della gestione del Consiglio comunale.
Durante la seduta il pipidino Mauro Cavalli non è stato tenero nei confronti del Municipio. E questa sera, intervistato da TeleTicino, ha rincarato la dose: “Chiedo al Cantone di svegliarsi – ha detto - e di procedere al commissariamento della struttura per risolvere una volta per tutte una situazione indegna di una casa per anziani di una città che dovrebbe essere il polo regionale. E lo dico con rabbia e vergogna”.
Risulta evidente dall’audit che i pazienti hanno percepito il disagio, ha aggiunto Cavalli, che ha pure chiesto al Municipio di revocare la gestione del dossier al municipale responsabile, il socialista Ronnie Moretti.
Da parte di quest’ultimo, contattato da liberatv, per ora c’è solo un “no comment”, Parla invece il sindaco, Alain Scherrer: “Siamo molto preoccupati per la situazione venutasi a creare alla Casa San Carlo – dice -, ma non lo siamo da oggi. Come Municipio abbiamo infatti preso seriamente in mano la questione non appena ci è stata sottoposta dal capodicastero Moretti, commissionando un audit esterno per fare chiarezza. Però c’è una procedura da seguire, la situazione è delicata e non ci facciamo dettare i tempi e le decisioni da nessuno”.
emmebi