Non hanno concesso che qualche briciola a Cameron, troppo poco perché questi potesse convincere i propri cittadini di aver “rimpatriato” quelle competenze che l’Unione (in primis gli eurocrati della Commissione) ha progressivamente strappato ai suoi membri. E ora possono misurare l’ampiezza del disastro provocato, con un effetto domino che si sposterà verso altre richieste di referendum, con il rischio di uscita di altri paesi. Che questa richiesta sia già forte in Olanda, uno dei sei membri fondatori e paese eurofilo per eccellenza, è un pessimo segnale per Bruxelles.