AITI va all'attacco: "La “bella” addormentata Unia esce dal torpore riguardo la tassa di collegamento a carico dei lavoratori. Dove eravate quando si è votato?"
Gli industriali ticinesi: "Prendiamo atto con sconcerto delle dichiarazioni di ieri del segretario regionale Enrico Borelli, che invita le aziende colpite dalla tassa di collegamento a non penalizzare i lavoratori. UNIA non si deve essere accorta che le finalità della tassa di collegamento sono anche la riduzione del traffico veicolare. Quindi tocca in primis ai dipendenti-automobilisti pagarla"
LUGANO - "La “bella” addormentata Unia esce dal torpore riguardo la tassa di collegamento a carico dei lavoratori". È questo il titolo di un duro comunicato con cui gli industriali ticinesi attaccano il sindacato guidato da Enrico Borelli.
"Ma dov’era UNIA durate la campagna sulla tassa di collegamento? - si chiede retoricamente AITI nella nota diffusa ai media - Si vede che dormiva per non accorgersi che avrebbe costretto le aziende a caricarla sui lavoratori già dal 1 di agosto 2016. AITI prende atto con sconcerto delle dichiarazioni di ieri del suo segretario regionale Enrico Borelli, che invita le aziende colpite dalla tassa di collegamento a non penalizzare i lavoratori. UNIA non si deve essere accorta che le finalità della tassa di collegamento sono anche la riduzione del traffico veicolare. Quindi tocca in primis ai dipendenti-automobilisti pagarla, e a nulla sono valse le opposizioni di AITI alla sua introduzione, mentre UNIA taceva".
"È poi falso - prosegue il comunicato - affermare che le associazioni padronali presenteranno ricorso al Tribunale federale contro l’introduzione della tassa di collegamento. I ricorsi, oramai sicuri, saranno presentati da diverse aziende e chiederanno certamente l’effetto sospensivo all’introduzione della tassa. Tuttavia solo la sentenza del Tribunale federale – che non si sa quando potrà arrivare – metterà la parola fine a questa lunga diatriba".
"Inoltre - terrmina la nota - la legge sui trasporti pubblici prevede che la tassa di collegamento sia introdotta il 1 agosto 2016. Nel caso in cui i ricorsi al TF dovessero prevalere, la tassa non sarà applicata. Al contrario, qualora la tassa ricevesse il via libera dai giudici essa sarà prelevata dal 1 agosto 2016. Soprattutto per quelle aziende che si trovano nella necessità di ribaltare la tassa sui collaboratori che usano l’automobile e che sono confrontate con pesanti difficoltà congiunturali, gli importi della tassa da versare globalmente possono essere cospicui al punto da comprometterne le attività. Appare quindi sensato fare pagare a titolo preventivo la tassa già dal prossimo 1 agosto. Nel caso in cui fosse bocciata dal Tribunale federale le imprese che l’hanno già prelevata la restituiranno ai collaboratori. Se le imprese non agissero in questo modo e i ricorsi contro la tassa dovessero essere bocciati, si troverebbero infatti nella condizione di richiedere per ogni dipendente un contributo globale di circa 900-1'000 franchi l’anno. Una somma difficilmente sostenibile se forse versata in un colpo solo".