Gli industriali ribattono alle critiche del Dipartimento del Territorio: "Le aziende necessitano al più presto d’informazioni esaustive sull’applicazione della tassa perché devono adeguare il budget di spesa del 2016 e programmare il budget del prossimo anno"
BELLINZONA - Non è vero che abbiamo dato informazioni scorrette sulla tassa di collegamento. L'AITI, attraverso un comunicato stampa, ribatte alle critiche formulate ieri da Claudio Zali (leggi articolo correlato).
"AITI – si legge nella nota - si è limitata a riportare quanto comunicato dall’Amministrazione federale delle contribuzioni in una nota scritta inviata proprio all’Associazione industrie ticinesi, che aveva richiesto dei chiarimenti sull’assoggettamento all’IVA della tassa di collegamento e sull’eventuale maggior carico fiscale per i dipendenti delle aziende chiamati a pagare la tassa di collegamento. Dopo la ricezione della nota scritta da parte dell’AFC sono intercorsi diversi colloqui telefonici, ugualmente sollecitati da AITI, che hanno permesso di chiarire, almeno verbalmente, che l’importo della tassa di collegamento non dovrebbe figurare nel certificato di salario quale reddito accessorio. L’Amministrazione federale delle contribuzioni si riserva tuttavia di emanare una comunicazione esaustiva nei prossimi giorni".
"La tassa di collegamento – termina il comunicato - sarà applicata a partire dal prossimo 1. agosto. Le aziende necessitano al più presto d’informazioni esaustive sull’applicazione della tassa perché devono adeguare il budget di spesa del 2016 e programmare il budget del prossimo anno. Dovrebbe essere a tutti evidente che l’insufficiente disponibilità nei tempi opportuni di tutte le informazioni necessarie è causa di dubbi e malintesi. E’ dunque compito dell’autorità rimediare al più presto a questa incresciosa situazione, che non può essere certamente addebitata alle imprese e nemmeno all'Associazione che le rappresenta".