POLITICA E POTERE
Dadò dopo la 'cacciata' di Polanski da Parigi: "Il tempo è galantuomo. Durante la mia battaglia a Locarno venni additato come un appestato. Ed è triste pensare che dei Consiglieri di Stato e personalità che avrebbero dovuto stare dalla parte delle vittime
Il presidente del PPD, due anni fa, era stato in prima linea, e quasi in solitaria, a battersi contro la presenza del regista al Festival del Film di Locarno. Alla fine la sua protesta portò Polanski a rinunciare a presentarsi al Pardo
Foto: TiPress/Gabriele Putzu
BELLINZONA - "È una vittoria per le vittime dei pedofili e degli stupratori. Meglio tardi che mai!". Sono le prime parole, dette tutte di un fiato, con cui Fiorenzo Dadò commenta la "cacciata" popolare di Roman Polanski dalla serata di premiazione dei Cesar (
).

Il presidente del PPD, due anni fa, era stato in prima linea, e quasi in solitaria, a battersi contro la presenza del regista al Festival del Film di Locarno. Alla fine la sua protesta portò Polanski a rinunciare a presentarsi al Pardo. La polemica fu durissima e contrassegnò quell'edizione della kermesse. Chi non la pensava come l'esponente pipidino - ed erano in molti e alcuni anche con ruoli importanti - parlò di un Ticino provinciale, chiuso, bigotto, che aveva fatto una pessima figura internazionale.

"Il tempo - afferma oggi Dadò - è galantuomo. Finalmente anche in Francia si è deciso di fare un po' di giustizia dopo che per anni hanno protetto stupratori e terroristi. Comunque non ho dimenticato il clima di due anni fa. Un clima da caccia alle streghe contro chi osava dire qualcosa contro quell'invito vergognoso. Venni additato come un appestato. Ancora una volta in molti si schierarono dalla parte dei potenti, anziché delle vittime. Ricordo però anche che tutto il gruppo PPD in Gran Consiglio disertò per protesta l'aperitivo ufficiale organizzato dal Festival per i Parlamentari. Così come ricordo bene gli attestati di solidarietà che mi arrivarono a centinaia".

"C'è ora da sperare - conclude da Dadò - che quanto successo a Locarno con gli inviti a Polanski e al terrorista Senzani, non capiti mai più. Perché ci sono critiche che sono discutibili e che dipendono dai diversi punti di vista, ma ci sono dei fatti che sono incontestabili e sui quali non si può fare finta di niente. Ed è triste pensare che ci sono stati dei Consiglieri di Stato e altre personalità che avrebbero dovuto stare dalla parte delle vittime, e che invece cercarono di mettere il bavaglio a chi coraggiosamente denunciava".

AELLE
Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
In Vetrina

PANE E VINO

Mondial du Merlot & Assemblages 2025: l'eleganza del Merlot premiata a Sierre

27 GIUGNO 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

La Centovallina riparte in grande stile e guarda al futuro: folla e applausi per i nuovi treni

24 GIUGNO 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

“Vite parallele”, la nuova stagione delle Arti performative al LAC

19 GIUGNO 2025
ENERGIA

AIL, tutti i numeri del 2024. Ecco il Rapporto integrato

18 GIUGNO 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Torna l’appuntamento estivo con LAC en plein air

06 GIUGNO 2025
PANE E VINO

Arrocco gastronomico: il Meta lascia Paradiso e trasloca in Piazza della Riforma a Lugano

05 GIUGNO 2025
LiberaTV+

POLITICA E POTERE

Rapporto segreto della Lega, il verbale di Gobbi

18 GIUGNO 2025
POLITICA E POTERE

Arrocco leghista in Governo, tre domande a Renzo Galfetti

14 GIUGNO 2025
ANALISI

La tentazione di un "vaffa day"

16 GIUGNO 2025