Bellinzona: le scuse non bastano al PPD. Gli azzurri all'attacco di Luciano Milani e della Lega: "Se eletto rinunci al seggio in Consiglio Comunale"
Il PPD della nuova Bellinzona si inserisce nella polemica sul post razzista postato sui social dal candidato leghista al Consiglio Comunale: "Chi semina razzismo raccoglie il peggio del neofascismo, dell'intolleranza e dell'istigazione alla violenza razziale e non appartiene alla nostra società. La storia dovrebbe insegnare!"
BELLINZONA - "Se eletto Luciano Milani rinunci al seggio in Consiglio Comunale". Non si placa a Bellinzona la polemica politica dopo il post razzista postato sui social dal candidato leghista al Consiglio Comunale. Nonostante ieri siano arrivate le pubbliche scuse da parte di Milani (leggi articolo correlato), il PPD della nuova Bellinzona va all'attacco sia del candidato che della Lega.
Parentesi: ieri sera la sezione bellinzonese del Movimento ha preso posizione con una stringata nota stampa. Eccola: "La Lega dei Ticinesi di Bellinzona stigmatizza le esternazioni apparse sui social da parte di un suo candidato al Consiglio comunale e si dissocia completamente da tali pubblicazioni. La Lega è, per sua natura, totalmente contraria a ogni forma di nazismo, fascismo e comunismo (totalitarismo del passato). Inoltre, invita i propri candidati e simpatizzanti a tenere un comportamento corretto e dignitoso nel dialogo politico. Non verranno rilasciate ulteriori dichiarazioni in merito a questa vicenda". Chiusa parentesi.
Torniamo al PPD e alla sua dura presa di posizione: "Sembrerebbe che il commento a sfondo razzista sia di casa nella Lega dei Ticinesi. In realtà a tutto c’è un limite, anche per chi fa del dileggio il passatempo domenicale. Condividere sui social un fotomontaggio che ritrae Hitler con una bombola del gas, è un atto gravissimo e offensivo dei nostri valori di società democratica. A maggior ragione se chi lo fa è candidato, e vuole rappresentare la cittadinanza".
"Altrettanto grave - prosegue la nota - è l’atteggiamento della Lega dei Ticinesi di Bellinzona, che si limita al semplice richiamo. Il PPD della nuova Bellinzona è indignato ed esterrefatto per il post apparso sulla bacheca di Instagram di Luciano Milani, un vero e proprio sfogatorio razzista e becero dove si è accennato addirittura liberamente di sterminio di migranti. Propositi vergognosi, che sono davvero inaccettabili e preoccupanti perché testimoniano del degrado di un certo modo di fare politica".
"Il PPD della nuova Bellinzona - termina la nota - la considera un’offesa alla storia, all’umanità, alle migliaia di morti che ci sono stati, a quei popoli che ancora oggi soffrono sotto la guerra e che sono costretti a grandi sofferenze nel loro viaggio di migrazione. A Luciano Milani e alla Lega cittadina chiediamo – oltre di rimuovere immediatamente quel commento - di rinunciare a un’eventuale elezione. Chi semina razzismo raccoglie il peggio del neofascismo, dell'intolleranza e dell'istigazione alla violenza razziale e non appartiene alla nostra società. La storia dovrebbe insegnare!".